martedì 30 giugno 2015

La Rotta di Cagnoni

La Borsa non ha reagito bene alle parole di Gnassi inneggianti alla Molo Street come migliore ma unico prodotto del Sistema Rimini. Un ricostituente per la fiducia degli italiani. Allora ci prova, anzi "riprova" Cagnoni. Il suo è uno peso specifico diverso per i giornali. Anche il Carlino ha sempre storicamente dimostrato di credere nel Magnifico. Non lo ha nemmeno dimenticato nel momento del bisogno. Oggi il Presidente in scadenza ritenta la collocazione nella Borsa.. dei Piccoli di un altro 20% del capitale. La prima l'hanno sottoscritta, in pieno boom economico, con urla di gioia per la mostruosa quotazione (chiedere a Gardini), i sodali del potere riminese. Questa volta ha seguito correttamente il percorso: prima ha chiesto l'autorizzazione al Consiglio Comunale di Gnassi ormai padrone unico della parte pubblica delle cattedrali cagnoniane. I rapporti oggi tra i due sono talmente cordiali da sfociare nell'associativo. I giornali questa mattina, spiegavano anche i meccanismi di questa operazione finanziaria che non porta più il marchio della Casa Boldrini ma è opera di distrazione di massa diversa, che si concluderà tra sei mesi, giusto il tempo per rinnovare la carica Presidenziale e battere finalmente il record di Bokassa. Non è dato sapere però che fine farà la Conchiglia dei Debiti. Ho l'impressione che l'amico Fabio Lisi abbia visto giusto un'altra volta: ha tutte le caratteristiche per essere un Conad con obbligatoria galleria commerciale già pronta. Non ci sarebbe nemmeno bisogno della piscina per mascherarla e non c'è bisogno di "quotarla".

PS1
Se uno ha qualcosa da ridire meglio parli adesso o mai più. Dopo è una società..quotata.
PS2
Le 22.228.218 azioni del valore nominale di un euro e corrispondenti alla maggioranza del 52,56% di Ente Fiera, date in pegno ad Unicredit, a chi vengono vendute?