sabato 20 giugno 2015

Stazione di Testa

Nel linguaggio ferroviario s'intendono le stazioni dove i binari terminano contro un respingente ed i treni si devono fermare e tornare indietro. E' uno dei termini che fin da piccolo mi è rimasto più impresso. Mio padre era un ferroviere, capostazione, le mie sorelle sono nate nella stazione di Viserba, non rifugiate ma residenti nell'appartamento sopra. Insomma ho praticato treni e binari fin da piccolo. Piccola rincorsa per arrivare a dire che oggi è il "termine" che si addice stupendamente alla Stazione Nud e Crud del Borgo S.Giuliano. La Festa di giovedì sera è stata una riuscitissima prova di quello che succederà presto, se non ci liberano di Gnassi. Nella sua visione commerciale ci saranno due Poli: uno "storico" spostato nel Borgo, con il Consorzio dei Ristoranti e sosta obbligata per la chiusura del Ponte passato in comodato da Tiberio ad Andrea. L'altro, inventato più per ragioni debitorie che per effettiva necessità sarà l'Iper Conchiglia Palas, con vista su Aquarena. Tutte le azioni che sono state svolte o programmate da questa amministrazione vanno in quella direzione: cacciata degli ambulanti dal Tempio del Centro, massacro di quelli di via Zavagli, suicidio collettivo per le grandi e piccole firme del Centro Storico, con la (quasi) chiusura del Mercato Coperto. La mobilità alla fila dritto con cartelli e rotonde è complementare al disegno. Giovedì sera si è svolta brillantemente la (prima) prova che il guadagno c'è. Poco importa se gli altri commercianti protestano e falliscono, non avranno nemmeno la possibilità di vendicarsi non votandolo. Lo cancellano prima. Rimarrà il Ponte chiuso ed il Consorzio. Quello sul Lungomare non sta andando tanto bene, però la neve scende ancora.