venerdì 19 giugno 2015

CS M5S Santarcangelo

Baratto amministrativo e gestione dei rifiuti, nessuno deve rimanere indietro.
Nel prossimo consiglio del 22 giugno il M5S Santarcangelo porterà 2 mozioni che potremmo definire ‘ad alto valore sociale’, l’introduzione del cosiddetto ‘Baratto Amministrativo’ e una proposta inerente il futuro del servizio gestione rifiuti. Il Baratto Amministrativo è uno strumento reso disponibile all’interno del cosiddetto ‘sblocca italia’, e consiste fondamentalmente nella possibilità, da parte di una amministrazione comunale, di permettere a soggetti svantaggiati, con difficoltà economiche provate, di pagare parte delle tasse locali attraverso lo svolgimento di una attività socialmente utile. Pensiamo ad esempio ad un pensionato al minimo, con un affitto da pagare, che si offra di fare manutenzione del verde pubblico, e per questo servizio si veda decurtare una consistente percentuale dell'IMU, o anche a giovani coppie che hanno perso il lavoro, dove si abbiano competenze specifiche nel settore edilizio, che altresì possano vedersi decurtare parte della TARI in cambio di ore di lavoro presso gli edifici pubblici. La situazione in cui ci troviamo purtroppo è quella in cui lo stato centrale toglie sempre più risorse agli enti locali, e quindi si rende necessario pensare a nuove e diverse soluzioni alle emergenze sociali ed economiche, che non siano di puro assistenzialismo, ma che mettano il soggetto e la sua dignità al primo posto. Presentiamo inoltre una mozione inerente il futuro del servizio integrato di gestione dei rifiuti, ricordiamo che il contratto con Hera risulta scaduto ormai da più di 3 anni e in regime di proroga (che ormai potremmo definire perenne). Con la nostra proposta chiediamo con forza che la nostra amministrazione si attivi per vagliare seriamente e con criteri di oggettività e trasparenza, tutte le possibilità di affidamento di questo servizio più che fondamentale per l’ambiente in cui viviamo. Ricordiamo infatti che tra le strade percorribili ci sono , oltre al bando di gara che vedrebbe una platea di partecipanti numericamente molto ristretta (per non dire altro), anche l’affidamento a società misto pubblico/private, mediante gara a doppio oggetto, e , perché no, l’affidamento ‘in house’. Solo uno studio di fattibilità, svolto da soggetti terzi ed indipendenti (per questo nella mozione specifichiamo che chi produrrà lo studio non dovrà avere rapporti lavorativi con l’attuale gestore nei 3 anni precedenti e successivi lo studio stesso) potrà darci una solida base sulla quale costruire una scelta oculata e libera da ingerenze di parte.