martedì 9 giugno 2015

L'" uscita da matto"

Quando ieri sera abbiamo scritto l’articolo “A ovest solo nemici” non c’era ancora stata la conferenza stampa dei leader del G7. Conferenza stampa che ha visto lo show di Obama, ha coperto di minacce il suo omologo russo che tra l’altro, nonostante i nostri modesti consigli contrari, oggi è in Italia. Il presidente americano è stato particolarmente violento preannunciando “nuove, più aggressive e decisive” sanzioni finchè, dice lui la Russia non rispetterà l’accordo di Minsk. Naturalmente tutto ciò lo fa per il “bene dei russi rovinati dalla politica di Putin e del suo gruppo dirigente”, curioso ma sono le stesse parole usate nel febbraio 2014 a Kiev. Per ora basteranno poche semplici osservazioni: a) Gli americani non si sa bene perchè hanno, soli, il dono di sapere qual' è il “bene degli altri”. Decidono loro dove quando e come portare la “civiltà” del loro impero. Hanno cominciato dalla Jugoslavia e proseguito in un numero impressionante di stati di cui ricordiamo solo per semplicità Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Penisola Arabica e Medio Oriente in generale. Evidentemente i beneficati non sono molto intelligenti e anziché accogliere con gioia la civiltà (denominata come piace agli americani con un acrostico NWO “Nuovo Ordine Mondiale) sono scappati in massa e ormai stanno sommergendo l’Europa. Quanto alle “nuove e più dure sanzioni” rimane, sul confine della guerra vera e propria, il distacco da Swift che è come la revoca dei mondiali di calcio: se ne parla da due anni e prima o poi si farà. b) Sui risultati delle nuove sanzioni è significativo il fatto che, anche i giornali italiani più sdraiati su Washington, ci vanno piano avendo capito almeno per qualche ora (fino al momento in cui cioè, i veri padroni non manderanno il contrordine) che per noi questa storia sarà un pessimo affare. Per vedere non c’è bisogno di fare tanta strada. Fino all’anno scorso a Rimini un buon terzo del turismo si “reggeva”, bene o male, sui russi. Oggi non ce n’è nemmeno uno e il lido è desolatamente vuoto e tale rimarrà fino al termine dell’estate. Anche perché degli altri, cioè gli italiani, ne sono rimasti davvero pochini dopo le “tosature” ricevute negli ultimi anni. Sono arrivati è vero migliaia di clandestini, (ieri sera tra via Roma e Via dei Mille letteralmente non si passava) “salvati” dalle navi, ma questi, i turisti, più che avvicinarli, li mandano via. c) Quindi “l’uscita da matto” come si direbbe a Rimini di Obama crea non poche preoccupazioni in Europa che però, governata da sub vassalli non sa come uscirne. Una curiosità infine secondo uno dei migliori commentatori nord americani, Mark Sleboda, un numero consistente di americani secondo un sondaggio vuole “risolvere” la questione con Putin mediante un attacco nucleare preventivo. E poiché i politici americani decidono sempre in base ai risultati dei sondaggi non è un avvertimento da prendersi alla leggera. E in fondo, il famoso PSG (Prompt Global Strike + ABM) perché l’avrebbero fatto? d) Curiosissima è poi la storia degli “Accordi di Minsk”. Donetzk e Lugansk sono ribombardate tutti i santi giorni da un mese. La seconda è stata “tagliata” fuori dagli acquedotti e il comandante ucraino ha detto:“Si arrenderanno o dovranno bere il loro piscio…”. A vederla così non sembra tanto chiaro chi non rispetta gli accordi, ma è anche ovvio che, quando si è alla ricerca di un pretesto, tutto fa brodo.
P.S Certo che di segreti della Merkel, la CIA/NSA in questi anni deve averne conosciuti parecchi. “Davanti a lei a cui tremava tutta l’Europa”. Lei proprio (sì la Merkel!) si trasforma in cagnolino al cospetto di Obama. Potenza degli “scheletri” (negli armadi…)

B.