giovedì 25 giugno 2015

La Stampa delle Bugie

Le sanzioni Ue alla Russia sono state prorogate fino al gennaio 2016. Una notizia non certo inaspettata nel quadro delle bugie inventate, stampate, urlate e dette in ogni angolo del mondo guidato dall'Impero del Bene. Qualcuno (pochi) si accorge che costano all'Europa molto, moltissimo. senza contare che l'Italia dopo la Germania era il più grande partner commerciale della Russia. Le "sanzioni" sono state inventate dopo la separazione della Crimea dalla madre ucraina, sancita democraticamente con un referendum stravittorioso. Possiamo ricordare che analogo precedente con il Kosovo bombardato da D'Alema si è concluso diversamente? Ma si sa quando ci sono di mezzo gli interessi americani la democrazia è variabile come a Guantanamo. Il Pil della Russia è pari a circa un sesto di quello europeo, in termini assoluti i sanzionatori si sono accorti che il prezzo che paghiamo noi è superiore a quello che facciamo pagare a Putin, anche se l'impatto negativo sull'economia russa è proporzionalmente superiore a quello che si abbatte sull'economia europea. Quando l'Europa ha combattuto dure guerre commerciali con gli Stati Uniti in seno al Wto, l'analisi dei costi e benefici era precisa e puntuale. E dunque c'era un'attenzione quasi ossessiva nell'assicurarsi che il danno provocato alla controparte fosse superiore a quello subito, in modo da costringere Washington a trovare una soluzione mutualmente conveniente. Ma quella che si sta combattendo con Mosca non è una battaglia economica. E' uno scontro sui "princìpi" della politica internazionale, naturalmente usando il codice etico e militare di Obama. Secondo qualche interprete locale (uno) quello che scrivono i nostri Woland e Cancelliere non sarebbe la verità ufficiale della Stampa di Marchionne. Avevamo anche avvisato molto tempo fa che le processioni di moscoviti nei nostri negozi del centro e negli outlet del lusso sarebbero cessate con la negazione dei visti. In compenso abbiamo i lettoni a 10/12 euro a notte. L'aeroporto lo abbiamo consegnato in ragione di "ventilate" invasioni aeree sempre provenienti da Mosca, S.Pietroburgo. Esauriti gli otto voli del sabato (4+4) il silenzio cala sulle teste dei cittadini. Erano la nostra unica speranza con la possibilità di avere rapporti proficui in tanti campi commerciali ed imprenditoriali. A Mosca ancora si ricordano della Rimini che c'era. Forse perchè hanno la memoria lunga non apprezzano particolarmente i nazisti "buoni" che governano l'Ucraina per conto dell'Impero del Bene. Anche il nugolo di badanti che allietavano ed accudivano i nostri vecchietti iniziano a capire che o li sposano subito oppure non avranno una gran dote.