martedì 16 giugno 2015

Ragionamento.. clandestino

Le recenti vicende milanesi sono destinate a diventare patrimonio di diverse località. Attestano che il fenomeno migratorio oltre ad interessare la sola penisola sghemba è diventato (anche) un enorme business nascosto abilmente negli inevitabili risvolti tragici ed umanitari. Sarebbe arrivato anche il momento di iniziare un percorso serio ed umanamente corretto. E' stato per tanto tempo l'alibi politico-religioso per lucrare e farsi belli. La diatriba tra i pontefici del buonismo, annidato principalmente nei padroni delle cooperative piddine e quelli che vogliono usare la forza per cacciarli e respingerli è uno scenario tipicamente italiano. La strage di Lampedusa ha spinto Papa Francesco a recarsi in pellegrinaggio nell’isola e a pregare per quei morti. È l’8 luglio 2013, una data da ricordare perché farà da spartiacque fra il prima e il dopo tsunami. Lo dico spesso: il sindaco di Lampedusa è passata da un estremo all'altro. Ha adeguato le sue grida iniziali di sdegno e vergogna ad un'affare enorme, molto superiore alle naturali caratteristiche turistiche dell'isola più vicina per gli scafisti. Perchè non approdano da altre parti? Sanno che li non possono. L'operazione Mare Nostrum è stata una voluta, pensata, decisa opera d'incentivazione del mercato. Se ci sono dei morti, anche a centinaia, è un danno sopportabile. Ci sono milioni di persone in attesa sulle coste bombardate dai nostri aerei, grazie alla stupidità dei governi che hanno appoggiato la distruzione degli stati cuscinetto. L'Europa ci ha lasciati soli. Provate a fare arrivare un pullman in Germania, Francia o perfino Spagna. Per il momento gli americani assistono i nazisti ucraini, polacchi, baltici, quelli che odiano i russi. In entrambi gli schieramenti il peggio arriva quando chiedi gli interventi. C'è sempre un fenomeno da web che con fare intelligente e post seriosi spiega che è un tema epocale e che a Milano l'Expò la puoi visitare tranquillamente. Senza inventare niente basterebbe rispettare la Legge che afferma che il clandestino deve essere rispedito a casa. La storia che serve un sacco di tempo per accertare l'identità nella stragrande dei casi appare strumentale o sintonica con il disastro organizzativo italiano. Per fare un esempio: il marocchino accusato di essere uno dei terroristi del museo, perchè non è stato "rispedito" già dal suo primo arrivo, visto che come nell'Operazione Titano (?) tutti sapevano..tutto? Passando ai rifugiati, mi chiedo non sarebbe meglio gestire in loco l'emergenza anche umanitaria, senza inventarsi strategie di pattugliamento, centri di accoglienza ed identificazione e ..Mafie Capitali? Si otterrebbero risultati immediati senza l'aggravio di costi e tangenti. Non parlo del ruolo della Chiesa. Mi sembra stia cambiando, si rendono conto di avere altre cose da spiegare e sistemare. In questo l'opera del Papa è solo iniziata. E' facile ipotizzare che entro poche settimane il numero di quelli disposti a rischiare e degli scafisti diventerebbe esiguo. Il rischio/certezza di ritornare da dove sono partiti è alto. Si aprirebbe una nuova pagina nella solidarietà, certo che la Boldrini servirebbe a poco, come adesso e molti miliardi di tangenti, lubrificante essenziale del nostro sistema politico, sparirebbero. That is the question.