sabato 27 giugno 2015

Dieci Euro

Dieci euro al giorno, è l'ultima offerta dei tour operator per continuare a vendere gli alberghi di Rimini. Non ci risparmiano nemmeno la solita intervista alla Rinaldis, ripetente gli stessi concetti da troppi anni. La caduta vertiginosa dell'appeal riminese è correttamente sancita dal mercato. I venti euro sembravano la linea di Ermeti lo Strategico, sulla quale aveva ordinato alla "sua" presidente di fare muro. E' crollato come la nostra economia principale. Per fortuna esiste ancora la Fiera Cagnoni l'unica società in grado di produrre utile e dividendi anche con i..mattoni. Sono prezzi fallimentari che possono subire aggiustamenti al rialzo di qualche euro in ragione del tipo di struttura e/o servizio, ma liquidarli come un fenomeno legato ad un mercato marginale è negare la realtà. Nel presunto recinto "marginale" albergano oltre i due terzi del sistema ricettivo. Il buffo del non si vende ma si "svende" è la propaganda del regime renziano in salsa gnassiana. Sono i gemelli del fallimento politico, sociale ed imprenditoriale. Raccontano ancora Rimini come una sorta di Montecarlo dove tutti sognano di risiedere tanto gli scontrini non li controllano. Lo scandalo è 
la partecipazione, a questo gioco delle bugie, delle associazioni o meglio quello che rimane delle stesse, se pensiamo la fine davvero drammatica che ha fatto la Cna, la regina del reame. La dico in un altro modo: quando la Patrizia Rinaldis per conto, prima di Ermeti ed oggi anche di Gnassi, critica la rincorsa ribassista dei suoi colleghi, dimenticando che sono la stragrande maggioranza, si iscrive nel ristretto clubino degli innocenti, mentre gli altri sono...imbecilli o peggio incapaci? La colpa è il prodotto città, nel suo insieme, sempre più scadente, a partire da quello infrastrutturale. Non m'interessa davvero chiedere dimissioni, non cambierebbe niente, li sta cancellando il famoso mercato che ci ha premiato per alcuni decenni, regalando rendite di posizione assurde, tali da ingessare il nostro patrimonio ricettivo. Era meno faticoso e conveniente affittare l'albergo, si guadagnava in due. Oggi il proprietario ha un cadavere di camere e tasse insostenibili, gli affittuari più bravi arrivano ad agosto poi ..chiudono o scappano. Abbiamo la classe dirigente e politica che ci meritiamo. I migliori sono riusciti ad accumulare oltre 60 milioni di debiti (nostri) gestendo uno scalo. Voglio ricordare che nella gestione c'era tutto l'armamentario politico e sindacale della città intesa come provincia. Maggioranza e falsa opposizione. Nessuno dei tre giornali ancora rimasti appesi al filo dei pochi lettori, ha il coraggio di richiamare questa verità? Sarebbe il vangelo da predicare per il futuro. Ho l'impressione che invece si ciurli nel manico delle Liste per cambiare lasciando tutto come prima, magari anche Gnassi, il candidato unico del Pd dei... Pinocchi. Come amo spesso ripetere: più scienza che fantascienza, se non mera propaganda. Si tratti del Trc, Spiaggia, Mobilità fino ad Hera. Come mai nessun consigliere ha chiesto al Sindaco (sbrigarsi) a quanto ammonta al momento l'assegno (in bianco) consegnato ad Hera per il Psbo? Per avere l'impianto di depurazione più grande d'Europa, del quale Gnassi ha (solo) tagliato il nastro, abbiamo regalato le falde del Marecchia e la presidenza delle Acque di Romagna a Bernabè. Ne valeva la pena?