domenica 21 giugno 2015

Le verità scomode

Il Comune si riprende il Centro Sportivo dell'Area Ghigi. Ennesimo caso di convenzione non rispettata. Lo scriviamo, credendo (erroneamente) possa valere come denuncia o magari un semplice Pungiglione. Da anni registriamo tante, troppe situazioni simili. Da quelle ormai da "pensione" come Murri e Novarese, fino alle non meno vecchie della Questura o le recenti del Parcheggio Scarpetti. Se arrivasse...Cantone, magari a piedi attraversando il Ponte Andrea, credo che per un paio d'annetti troverebbe lavoro. Ce ne sarebbero altre di operazioni, come dire, di sapore leggermente "misterioso". Intanto la vendita (?) alla Sgr delle Reti del Gas e sempre per rimanere nel settore, i due milioni che mancano negli oneri di urbanizzazione del Peep di Viserba. Il Project Financing che è alla base della fallita operazione del Centro Sportivo non poteva che finire così. Non tanto e solo per l'imprenditore scelto (?) ma per il ritorno che una avventura di quella natura poteva concedere. Era roba da "motori immobiliari" come la proposta del Nuovo Stadio, una scusa per realizzare 4 mila appartamenti dai soliti noti ormai ai tribunali fallimentari. La Squadra Cantone potrebbe esaminare la congruità di una vendita inferiore a due annualità d'affitto, la consegna ad Hera di un appalto senza gara con un assegno in bianco e la cifra finale sconosciuta. Gli affitti di certi immobili od incarichi bizzarri, esempio lo strategico Ermeti. Non risulta nemmeno una finta selezione ma un'assoluta mancanza di titoli, lasciando stare i meriti. Il Seminario poi in quale casella viene messo: carità, obbligatorietà, beneficenza? Fino ad arrivare alla cose grosse come Aeradria e Carim. Ma quella che mi sta più sulle "palle" è la demolizione del tendone del mio Circolo Nautico, un incentivo alle mie dimissioni per sostituzione con presidente che sembra gradito a...nessuno. C'è stato un procuratore che era partito lancia in resta per sanzionare le migliaia di abusi presenti sul litorale. Tutto si è fermato con le demolizioni (da me) effettuate. Gli altri centinaia, migliaia di abusi sono stati sanati con titoli ambientali, al posto di quelli "obbligatori" per legge chiamati edilizi anche a Rimini? Le burlate presentate a raffica sul Lungomare senza il corredo delle necessarie pianificazioni urbanistiche, proprietà o disponibilità demaniali in quale girone dell'assurdo le mettiamo? La sdemanializzazione prevista per legge è una inutile perdita di tempo, spigolature per perniciosi burocrati. Le regole sono un fastidio, quasi un comarketing. Dal dirigente "sottotitolato" fino ad Aeradria per arrivare alla neve del Coconuts ed al controllo del pignolo finanziere, ringraziato gentilmente, è tutto un crescendo rossiniano. Però la chiusura di un Ponte per una festa "privata" ci mancava. Siamo anche noi una Capitale, la Mafia non manca.