venerdì 26 giugno 2015

Renzite

La Renzite è a tutti gli effetti riconosciuta come malattia invalidante. Ha fatto la sua timida comparsa alcuni anni orsono, con un primo focolaio a Firenze, aiutato nell'espandersi anche da un certo Verdini. A differenza di moltissime malattie infettive, non si hanno notizie di portatori sani. Le reazioni più evidenti sono da attribuire all'ignoranza mescolata all'antico virus dell'arrivismo, mai debellato. Ha prodotto un pericoloso mix al quale solo recentemente in occasione delle consultazioni elettorali è stato trovato un rimedio sufficientemente sicuro nei suoi test vittoriosi. La patologia tende ad autoestinguersi, come un fuoco senza ossigeno. La malattia pur essendo ancora diffusa, mostra evidenti segnali di debolezza nella sua virulenza. Nessuno guarisce ma si ammalano in meno. In alcune regioni e città preferiscono perfino la vecchia ed inefficace aspirina berlusconiana od il seminuovo e dirompente metodo " Salvini". In quelle liberate dal pericolo è arrivata una cura a 5 Stelle, efficace e rivoluzionaria. L'untore e leader del Renzismo è in una fase preoccupante di confusione personale e sanitaria. Nell'ultimo consulto europeo è stato "sfanculato" anche in ungherese. Ormai non fa più paura a nessuno. Emigrazione, scuola, recessione sono i campi nei quali ha subito le grandi sconfitte. Rimane ancora un'enclave riminese da disinfettare. Dopo anni di frasi ad effetto, in inglese, piste, fila dritto, rotonde, e feste crediamo che il punto più basso l'epidemia l'abbia raggiunto con il discorso in occasione di Al Meni. Alla fine dello sconclusionato panegirico di se stesso, si è trovato nelle Mani, 10 euro, il valore della Città nelle sue..Meni.