martedì 1 settembre 2015

Un Consiglio di Stato a ..Brasini

E’ di ieri la notizia che il Consiglio di Stato ha dato ragione al Tar di Bologna confermando il rigetto della sospensiva richiesta dai Delfini sui tre campi che l’Amministrazione Comunale ha revocato ad inizio anno: Viserba, San Giuliano e Rivazzurra. La notizia di per se può lasciare indifferenti i più ma sicuramente non gli addetti ai lavori che potrebbe porre fine ad una situazione che chiamarla scandalosa è poco. La titubanza dell’Amministrazione Comunale nel prendere le dovute contromisure ad una situazione che giorno dopo giorno aveva i connotati di un grosso errore, ha portato allo sfacelo di una realtà come quella di Viserba che contava oltre 220 ragazzi, con tutto quello che comporta una chiusura di un impianto sportivo per una città che conta ormai oltre 20.000 persone. Che su Viserba i gestori avessero posto tutte le loro speranze per fare del business lo si era capito subito ma i modi e gli atteggiamenti tenuti dai “novelli imprenditori” ha fatto si che prima trovassero problemi di convivenza con le società sportive e poi con l’Amministrazione stessa. Ci si augura che questo sia solo il primo di altri passi per arrivare alla totale risoluzione del contratto e che non vi siano ulteriori tentennamenti in tal senso. I campi vanno rimessi tutti! Questi signori si sono arrogati il diritto di proprietà sulle strutture dimenticando che loro erano stati scelti per erogare un servizio che non hanno mai svolto nella qualità e nella sostanza che lo stesso bando imponeva. Nonostante le innumerevoli sollecitazioni da parte dei fruitori non sono mai state elevate sanzioni come recita il bando tranne che su Viserba, il caso più eclatante. Orbene questi “imprenditori” non hanno ottemperato a quanto dovevano ma hanno riscosso somme in egual misura come da contratto. Un esempio: Torre Pedrera. I signori in questione hanno voluto criticare e puntualizzare quanto la precedente gestione incassava con il vecchio bando, ora tocca a loro rispondere dove abbiano investito i soldi percepiti per dei servizi non resi. Bisogna riconoscere loro un bel coraggio calcistico. Si può confermare con documenti alla mano, che nello specifico di Torre Pedrera questi signori non hanno fatto manutenzione ordinaria, cura del verde e delle aree antistanti, ne tanto meno quella straordinaria. Opere di messa a norma ed interventi promessi in fase di gara (che hanno garantito di arrivare primi con un scarto di pochi centesimi di punto) nonché il ripristino di atti vandalici che andavano eseguiti entro i 20 giorni dall’accaduto. Tutto questo non è stato fatto. Un dato su tutti la cura del verde. Il taglio dell’erba è stata l’unica cosa che hanno fatto (non avrebbero potuto fare altrimenti) se la sono cavata con una media di 13/15 tagli annui che moltiplicati per due ore, non avendo mai raccolto il tagliato, arriviamo a 30 ore anno più altre due per il campo di allenamento e l’area antistante arriviamo ad un totale di 60 ore ad essere esagerati al costo di 40€/h con un dipendente in regola si arriva ad un totale di 2.400,00€ di spese/anno contro un corrispettivo versato dal Comune dal 1° settembre 2012 al 31 Dicembre 2015 di € 98.852,00 più IVA e siccome ritengo a ragion veduta che di interventi non ne faranno, mi chiedo se l’Amministrazione non avesse fatto un servizio ai cittadini risparmiandosi la differenza per investirla in adeguamenti normativi. La compagine locale che milita in seconda categoria ha deciso che in queste condizioni non è più possibile fare calcio a Rimini ed è emigrata in quel di Bellaria. La pazienza ha un limite Il tempo è scaduto. BASTA così. O aspettiamo l’inverno per la campagna elettorale per nuove promesse?

 P.s. Vi allego un volantino sull’attività svolta nella precedente gestione nel periodo estivo dove si dava la possibilità ai villeggianti di usufruire della struttura nel suo complesso praticando ogni tipo di sport a titolo gratuito. Sapete quante presenze turistiche legate al calcio si sono perse perché non vi è più stato un torneo a Rimini? Informatevi presso Promozione Alberghiera sapranno darvi dei dati certi. Ma questa è un’altra storia. 
Ermanno Baldini