martedì 5 luglio 2016

C.A Sig. De Vita

Gentile Signor De Vita, sono Nicola Gambetti, presidente della “benemerita” (?) Associazione Rimini Sparita… organizzazione che forse Lei “crede” di conoscere (stando al post http://www.salvarimini.com/2016/07/rimini-che-sparisce.html) ma che esiste fattivamente dalla primavera 2012. Internet offre, oggigiorno, anche ai più pigri la possibilità di esplorare realtà e archivi remoti comodamente dalla propria scrivania e in pochi istanti: digitando, ad esempio, "Rimini Sparita" tra virgolette, si ottengono - vedo in questo momento, ben 20.900 risultati, buona parte dei quali legati alla nostra attività quotidiana e volontaria di modestissima divulgazione quotidiana storico-culturale, compiuta a tempo perso da un manipolo di dilettanti appassionati che rubano tempo e risorse a famiglia, lavoro e studio solo per amore del proprio territorio. Perché diciamo che Lei “crede” di conoscerci? Perché nei tempi, appunto, di Internet, chiedere (e chiedersi) pubblicamente quali siano gli obbiettivi di un’associazione ormai notissima a livello locale, che conta ormai 17.000 “followers” (per quello che può rappresentare) sui social networks e 400 articoli pubblicati sul proprio blog legati alla valorizzazione e alla riscoperta della storia e della cultura locale, auspichiamo non dipenda dalla capziosità retorica ma sia un interrogativo insoddisfatto dalla suddetta pigrizia informatica. Pigrizia realmente macroscopica considerando che la Cattedrale di Santa Colomba, che proprio Lei cita nel Suo post, compare al primo posto in Google proprio grazie a un articolo pubblicato dalla nostra Redazione il 2 agosto 2012, addirittura prima del Comune di Rimini e della voce in Wikipedia. Ahi ahi. Se avrà la voglia e la pazienza di “sfogliare” i nostri strumenti Internet, certo, piuttosto impegnativi e corposi ma, in fondo, piuttosto interessanti per chi dimostra tanta accorata partecipazione alle vicende storiche riminesi, sarà in grado di comprendere pienamente che non solo la nostra realtà è oggettivamente trasversale e fieramente apolitica (quindi ben lontana da insinuazioni risibili e inqualificabili come una presunta commistione con l’Amministrazione o con "i commercianti"), ma vede la partecipazione di soggetti, molto noti a livello locale, di estrazione politica e professionale antitetica; oltre al retroterra divulgativo, navigando il nostro blog potrà comprendere come Rimini Sparita abbia celebrato numerosi (e spesso poco noti) anniversari, frequentemente tragici, come il Cinquantenario dell’esplosione dell’autobotte a San Giuliano nell’ottobre 2003, scomparsi e dimenticati da qualsiasi altro canale ufficiale locale nonostante vi siano stati dei morti riminesi. Inoltre, sempre a titolo gratuito, abbiamo organizzato negli anni visite guidate sui luoghi meno valorizzati della Città, sia per adulti che per ragazzi (questi ultimi per le scuole medie e finalizzati alla scoperta delle ferite della Seconda Guerra Mondiale ancora presenti nei siti diroccati). Quello che pensa e attua l’Amministrazione al proposito dei Beni Culturali locali, purtroppo, non dipende da noi: abbiamo ottenuto uno striminzito patrocinio quattro anni fa per collaborare gratuitamente con il Fondo Fotografico Minghini (custodito in Biblioteca) e, quando possiamo, consultiamo alcuni stimati collaboratori per raccogliere e diffondere pareri su tematiche settoriali di pubblico interesse. L’unica arma (spuntata) è la pungolatura via web ed è l’unico strumento che cerchiamo di attuare quotidianamente: chi ci segue lo sa perfettamente e compartecipa a questa tensione e a questo sforzo collettivo, purtroppo spesso sterile e inascoltato. Ma non demordiamo. Leggiamo infine, nella Sua chiusura, che Lei riguardo alla nostra realtà “non sa se”, “auspica” e “si aspetta”: Le suggeriamo caldamente di non attendere oltre e visitare il sito www.riminisparita.info. Noterà con piacere, come decine di migliaia di altri appassionati riminesi, che andiamo ben oltre il Foro Boario... [A meno che, indipendentemente dai "casi nostri”, non si volesse utilizzare in modo strumentale la nostra realtà e la nostra attività per forzare una polemica politica tirandoci per la giacchetta… motivo per il quale ora che ho assolto istituzionalmente, a nome dell’Associazione, alle rettifiche che dovevo/dovevamo sottolinearLe, spero si concluda uno scambio di vedute che ci ha portato troppo lontano rispetto alla nostra già esigua disponibilità di tempo].
Saluti, Nicola Gambetti
Associazione storico-culturale "Rimini Sparita" via A. Battarra, 19 47921 Rimini - Italia C.F. 91158300409 T. +39 0541 1491007 F. +39 0541 1810208 http://www.riminisparita.info