venerdì 15 luglio 2016

Un carico di lupini

Nel romanzo I Malavoglia di Giovanni Verga, tutte le sventure della famiglia iniziano con il naufragio del barcone "Provvidenza". I protagonisti pensavano di risollevare il loro destino, indebitandosi per l'acquisto di una partita di lupini da trasportare via mare, ma ahi(noi), una violenta mareggiata fa inabissare la barca, precipitando così le sorti di tutta la seguente narrazione. L'azzardo ha un significato finito. Alcuni nostri imprenditori balneari, con il patrocinio mediatico del nostro piccolo fiammiferaio, hanno tentato di dare lustro alla loro proposta turistica con un luccichio gonfiabile fatto di plastica, ma come per i Malavoglia, questo si è rivelato un castello di sabbia, foriero di "Castelli di rabbia" (Cfr. Alessandro Baricco). Mi spiace per 7 giovani salvataggio che nel progetto Boabay hanno riposto la speranza di una prima occupazione; spero per loro che vengano tutelati anche se, alla luce del nuovo corso renziano, ne dubito. Del resto come biasimare degli imprenditori per cui del doman non v'è certezza? Hanno cercato la massima visibilità con il minimo investimento. Saturare la prospettiva del mare di futilità non è stata un'ancora di salvezza. Ritrovarsi con dei grossi sacchetti di plastica spiaggiati, dovrebbe far riflettere tutti circa l'improvvisazione e la decadenza del nostro turismo. Intanto il piccolo fiammiferaio continua ad accendere i sempre più esigui fiammiferi, negando come le sue visioni si mostrino evanescenti agli occhi di tutti.
Montalbano
P.S.: "Occorre poi una sistematica educazione delle persone. Fin da quando nascono, verranno costantemente indottrinati con i principi dell'ordine immaginato, principi che saranno inseriti dappertutto. Eccoli così incorporati dentro favole, commedie, quadri, canzoni, regole di galateo, propaganda politica, architettura, ricette, moda."