sabato 16 luglio 2016

L'abuso di Dio

Non so quanti dei miei concittadini siano transitati sul C.so XX Settembre, il 5 luglio, di prima mattina. Quelli che c'erano avranno certo notato quanti musulmani si dirigessero verso i loro luoghi di culto (moschee a me tutt'oggi sconosciute). Erano davvero in tanti a festeggiare la fine del Ramadan. La nostra legge riconosce la libertà di culto. La riconosce, perché in Italia, la prima fonte legislativa è la costituzione. Nel paese di cui siamo cittadini, prima viene la laicità dello Stato che riconosce e tutela la libertà del singolo individuo poi, subordinata ad essa, anche alla possibilità di esercitare il proprio diritto di credere in un Dio. La Costituzione è un patto sociale che può essere modificato. In una democrazia i cittadini possono fare proposte, anche per il tramite delle forze politiche, al fine di migliorare la società. Ora rivolgendomi ai nostri concittadini islamici vorrei ricordare loro che questa libertà ha un prezzo. Se i diritti inviolabili dell'uomo, vengono messi in discussione da una religione, siamo di fronte ad un problema. I fatti che si susseguono da alcuni anni certo non aiutano la comunità islamica che in Italia vive, lavora e viene tutelata. Non aiuta nemmeno il silenzio di fronte a fatti che infangano la vostra religione. Scrivo "non aiuta" perché nel nostro paese ci sono forze politiche che vorrebbero negare la vostra libertà di culto perché incompatibile con la nostra società. Se questa "impressione di neutralità" verso il terrorismo dovesse prendere maggiore consenso, i primi a pentirsi di questo atteggiamento sareste proprio voi. Anche un laico di ampie vedute si convincerebbe che se la libertà venisse minacciata, un passo di lato in civiltà (anche nella carta costituzionale) sarebbe funzionale alla difesa della stessa. Voi siete qua, ma per voi votiamo noi. Se perdete "il popolo che riflette anche con il cervello" è prevedibile che per voi, in questo paese, sarebbe preclusa ogni prospettiva di futuro. Occorre prendiate posizione, nella vostra comunità ed più intimamente come individui, dentro ognuno di voi. Chi decide come i miei occhi vi guardano, siete voi: se vedono una donna o un uomo di buona volontà rispetto ad un problema, dipende da voi.
 Montalbano
P.S.: Il Piccolo Principe traversò il deserto e non incontrò che un fiore. Un fiore a tre petali, un piccolo fiore da niente... "Buongiorno" disse il Piccolo Principe. "Buongiorno" disse il fiore. "Dove sono gli uomini?" domandò gentilmente il Piccolo Principe. Un giorno il fiore aveva visto passare una carovana: "Gli uomini? Ne esistono, credo, sei o sette. Li ho visti molti anni fa. Ma non si sa mai dove trovarli. Il vento li spinge qua e là. Non hanno radici e questo li imbarazza molto". "Addio", disse il Piccolo Principe. "Addio", disse il fiore.