mercoledì 6 luglio 2016

Ma fosse che..

Ma fosse che S.E. R.ssima il Vescovo Monsignor Francesco Lambiasi si sia recato in visita alla struttura in predicato di sfratto Casa Don Gallo gestita da militanti di estrema sinistra a favore di senzatetto di fatto lasciati a sè da un inefficiente welfare locale, fosse dicevo che il Vescovo sia andato in visita ivi anche per... "curiosare" semmai questa struttura insidi il primato ed il monopolio che i cattolici hanno ed intendono mantenere sulla povertà estrema??? Se questa struttura insidi esempio il primato della locale Caritas!? Ebbene lanciato questo sassolino vorrei dire che io ero a conoscenza della esistenza di una bidonville di barboni in zona Celle come riporta la stampa odierna in quanto vi passo 4 volte al giorno in macchina e mi è capitato spesso di vedere persone che s'infrattavano nella vegetazione ed essendo uomo di mondo, volontario, operatore umanitario con brevetto di II livello AZ4 abilitato anche in operazioni di piss chiping non ci ho messo molto a capire che dietro quelle siepi doveva esserci qualcosa di simile a quello scoperto solo ora dopo che da almeno 1,5 anni ospita senzafissadimora perlopiù romeni o moldavi o altre nazionalità e anzi mi stupisce che solo ora ci si sia accorti nel domadarmi al tempo stesso: che fine faranno questi sventurati che hanno sopportato almeno un inverno all'aperto ora che la forza pubblica smantella, caccia, senza preoccuparsi di sistemazione alternativa? Ebbene questa tipologia di disgraziati proveniente perlopiù dai Balcani o Est Europa ha perso il lavoro nel proprio paese, è venuta in Italia grazie alla Shengen sperando nell'Eldorado e si è trovata messa peggio di prima in un paese ove per trovare il lavoro devi avere meno di 40 anni, accettare stipendi da fame, lavorare 12 ore al giorno etc., a meno di non essere nell'orbita di un partito ("partitocrazia", questione morale") allora italiano e non ti si aprono tutte le porte altrimenti se sei un edìle rumeno dopo i 40 non rendi più al padrùn che li vuole di 20 anni e finisci in cassa integrazione e se ti va male in strada. Ma questa tipologia di disgraziati che pranzano una volta al giorno alla Caritas e dormono all'addiaccio hanno la sfiga che non rendono sul mercato della Solidarietà come rende esempio un Rifugiato Politico. Certo i cattolici che dànno loro un piatto di minestra scotta, tutto contabilizzato e rimborsato dal Comune, sono oggi insostituibili per latitanza del Pubblico laico ma parliamo comunque di piccole somme rispetto al grosso business dei rifugiati. Allora ricorderete le guerre tribali in Africa degli ultimi dello scorso millennio con 2 milioni di morti: e chi mai si è occupato di farli venire qui con lo status di rifugiati come ce ne sono oggi a Rimini 700 che rendono tanti soldini a chi se ne occupa? Al tempo era di moda mostrarti la foto del negretto scheletrico e chiederti soldi; poi si è passati al "done" con sms, poi al 5x1000 che ogni anno la Finanziaria deve appunto finanziare perchè sono quattrini che vengono a mancare e finiscono nelle tasche delle cooperative del business della Solidarietà sempre pronte a promuevere e parlar bene di immigrati e immigrazione o sia la loro ricchezza e il loro lavoro. Di fatto in Africa si sono sempre ammazzati per dinamiche parzialmente occulte e non rivelabili che attengono la gropolitica e i Servizi di Sicurezza. di controllo demografico, delle migrazioni, delle materie prime, ma a nessuno è mai fregato niente come dimostrano i citati due milioni di morti. Solo oggi che è possibile farne lucroso business il rifugiato è sacro e vale tanto oro quanto pesa, quelli della I baraccopoli riminese rinvenuta rendono poco o nulla quindi seguiranno il loro classicissimo iter di finire sempre peggio rubano una bici prima o poi, avvocato d'ufficio 2 anni escono iniziano a bere li troveranno stecchiti gelidi una mattina di gennaio. 
Zobeta