domenica 17 luglio 2016

La Bolkestein di Gnassi

I numerosi incaricati della stampa "gnassiana" in questi giorni lo hanno difeso dagli schizzi all'elegante "spezzato", pubblicando chilometrici comunicati... copiaincolla. Andavano bene per la sonora sberla della Corte Europea sulla furbesca gestione demaniale o per il funerale del calcio riminese rappresentato dalla storica società. Se le due cose fossero arrivate prima delle elezioni magari accompagnate dalla sentenza aeroportuale ormai "vecchia" di tre anni, le cose sarebbero andate diversamente? No. Gnassi avrebbe giustamente vinto. E' il migliore interprete della Rimini che sta scomparendo. I presunti e fasulli avversari avrebbero fatto peggio. Nel suo programma non esiste proposta per ritardare la fine prevista, però la rende lieta, ebbra e gaudente. Abbiamo anticipato sul Blog, da almeno dieci anni, cosa sarebbe successo sulle nostre spiagge, tentando di colmare il vuoto della supina informazione locale e pensando di scatenare un dibattito sul futuro di Rimini. I tre eletti del M5S sarebbero da cancellare solo per questo. Ma quella è un'altra brutta storia. Perchè nessuno scrive che a causa della sentenza (prevista) della Corte Europea le concessioni demaniali non potevano essere prorogate fino al 2020? Ci saranno sanzioni milionarie, le dovremo pagare tutti o solo i colpevoli? Perchè la nostra amministrazione ha concesso la proroga a concessionari (bagnini e chioschisti), quando il Sindaco Gnassi scrive (oggi) di suo pugno (?) che sapeva come andava a finire? Il binario unico demaniale è una scusa. I comunicati stampa del Comune sembrano ironici piagnistei sia sul Parco del Mare che non si farà mai (come gli altri cinque o sei) e per la mancata iscrizione della Rimini Calcio al campionato. Forse la colpa è dell'attenzione che assessori superdotati hanno dedicato nel trovare come frati cercantoni imprenditori e soluzioni. Lasciate stare, l'amministrare non è roba per voi. Ci penserà Cagnoni, "quota" anche il Comune. La Direttiva Bolkestein è figlia del Trattato di Lisbona, l'espressione più vera di una filosofia liberalizzatrice. Che l'Europa sia finita così è colpa dei governanti non certo di Bolkestein. Il Pizzolante di turno può contrabbandarla a Rimini come interpretabile ad usum bagnini di maggioranza, ma rimane un pilastro della Ue. Arlotti con l'antica furbizia democristiana cerca di "emendarla". Un'altra proroga di un anno per preparare almeno il funerale della spiaggia? Non potevate usare i dieci anni trascorsi in mezzo a bugie e promesse per usare la Direttiva come lo strumento per il rilancio e l'innovazione del nostro arenile? Il Piano Spiaggia doveva rappresentare la pianificazione urbanistica e ambientale. Lo avete trasformato nel "modello medievale" alla Mussoni. I politici (?) più che pensare a gestire seriamente il trapasso, si sono spartiti il facile consenso. Un avvilente giochino interpretato da figure secondarie. Il Presidente Bonaccini, tre metri (politici) sotto Errani, fa parlare il genio Corsini da Ravenna. Almeno un metro e mezzo sotto Melucci. Ha affermato, sembra senza la minima percezione di quello che diceva, che bisognava aspettare la sentenza europea. Oggi, tranquillamente, la da (anche lui) per scontata. Qualcuno vuole spiegare perchè non si è mosso niente in questi anni? Perchè le cose che afferma (oggi) si possono fare in tempi brevi, non le avete fatte prima senza arrivare a (illegittime) proroghe? Ma la parte più incomprensibile di una tipica storia italiana è che oggi i concessionari sono quelli che hanno più ragioni "legali". Gli operatori balneari sono "titolari" di concessioni rilasciate dagli enti locali fino al 2020. Detentori di legittimi contratti sotto tutti i profili. Caro Arlotti non c'è bisogno di nessuna proroga, i contratti sono validi fino a scadenza. Il problema è chi paga. Ricordo che l'unico che provò seriamente "a sbagliare", fu Errani. Come avevamo previsto, si vide "annullare" la sua Legge Regionale dalla Ue. Fatta questa inevitabile premessa e sapendo da sempre che non è argomento per tutti, mi rivolgo ai "diretti" interessati: abbandonate questa accozzaglia di falsi profeti demaniali e politici. Vi hanno usato e abusato. Troppi di voi non aspettavano altro. Un briciolo di gloria giornalistica o la paura di affrontare il mercato, quello vero, dove il confronto avviene sulle idee e la voglia di investire, vi ha condotto recentemente sotto le bandiere civiche al servizio della maggioranza per Gnassi. Avevate anche un ottimo avvocato, possibile che non vi avesse avvertito. Un argomento questo, su cui l'ammiraglia informativa avrebbe potuto realizzare un "dossier". Almeno sarebbe stato vero. Vi state dividendo tra piagnoni e arlottiani. Non mancheranno gesti teatrali o interpretazioni farsesche da vittime designate. Potevate o potete iniziare a fare il vero mestiere di "imprenditori" della spiaggia e del mare. Senza i gonfiabili.