martedì 5 luglio 2016

Come cambia il mondo

Io, ormai tanti anni or sono, sebbene ne siano passati solo cinque...o qualcosa di più di un lustro, da piccolo microbo di sinistra fui assunto al ruolo di assessore. Dico subito che fu immeritato. Ero già oltre. Un ruolo, una funzione, un impegno a cui ho dedicato tutto. Tutto di me! Sono stato, entrato nella nomenklatura della mia città. Il cervello...lasciamo stare! Ma lo sono stato...e una "toga" dalle spalle non si toglie mai! Era un ruolo a termine per me che non potevo permettermi e per la città che non mi poteva permettere. Da questa premessa nostalgica, come le mazzurche di periferia che ballano i nostri vecchi, nasce la responsabilità. Perché non smetto è la didascalia che dovrebbe scriversi sulle figurine Panini. Perché non smette Attilio Lugaresi, perché non smetterà Biagini, piuttosto che Ravaioli o Zerbini. Perché non si può! PERCHÉ quando ami, discussioni o no, ami e porti fino in fondo tutto. Vada come vada. Sarò un sognatore, ho offeso tanti, ma mai ferito nessuno. Vorrei non rimanesse l'unico limite politico avuto. Gli altri non hanno usato carezze.
 Roberto Urbinati