venerdì 21 settembre 2012

All'Inferno

In attesa delle elezioni di marzo, sempre che si arrivi ancora con la targa dell'euro, il quadro politico italiano si sta delineando. Monti sempre più Meno si accasa presso la coalizione più rispondente alla sua voce monocorde ed irritante, le prove di riavvicinamento tra pidielle e udici sono ormai concluse, l'unico candidato spendibile è un premier usato ed acciaccato. Non hanno alternative, B è talmente impresentabile che da tre mesi non parla, non si vede in Parlamento neanche a S.Siro. Sono finiti in una prescrizione politica i suoi guai giudiziari, non interessano più nessuno, la magistratura milanese e palermitana ha altri attori nel mirino. Uno dei camerieri storici della sinistra è Peppino Caldarola, giornalista, come tantissimi, transitato dalla fucina Unità al resto dei quotidiani zeppi di intellighenzia comunista. Molto vicino al duo Scalfari-Napolitano, leggiamo spesso i suoi elzeviri proni verso i presunti potenti di turno, le intercettazioni sono diventate un male da estirpare, le utenze ascoltate mettono in pericolo il quadro disegnato in anni di voluta disinformazione. La destra finalmente avrà un leader confacente allo spirito liberale e moderato, si capiranno meglio le poche azioni compiute da questo governo, le loro antisociali ragioni e l'attenzione a non colpire gli interessi del capitale personale e finanziario. Imu, iva, accise, tasse sono le meraviglie donate da MarioMeno, in compenso i partiti, si controlleranno da soli, revisori Fiorito e Lusi, manca quello in quota pidi, sarà milanese. La casta non ha subito nemmeno una piccola riduzione numerica e retributiva, questa volta non sarà colpa solo del Cavaliere, sul banco degli imputati siederà Bersani. Non può fare la verginella delle primarie, se ce lo permettessero i quattro sgherri a guardia dei seggi primariali, il nostro voto andrebbe convinto ma poco speranzoso ad un vecchio democristiano come Matteo Renzi. Nel pidi è scoppiata la solita guerra tra demo e comunisti, con qualche contorno in attesa di un posticino futuro alla Serracciani, spettacolo stufoso ed odioso, mentre il Paese e la nostra Città si avviano mestamente al funerale dell'euro e del turismo. Però avremo l'Anello Verde ed i container scolastici.