lunedì 24 settembre 2012

Secondo Matteo

Incalzato da Massimo Franco nella trasmissione Otto e Mezzo, è sembrato che tutto l'impianto concettuale e propagandistico di Matteo Renzi si regga sul presupposto che ogni candidato proponga il suo programma, chi vince va al posto di MontiMeno ed impone agli altri di adeguarsi. Per le modalità organizzative democrat non troppo dissimili dal miscuglio disgustoso di quelle democomuniste, sarebbe una vera rivoluzione. Non ci crediamo neanche se vince, cosa ancora tutta da vedere, il legame sempre più solido tra pidielle ed udici con Monti candidato ed una legge elettorale di stampo proporzionale metterebbero in seria discussione la vittoria di Matteo. Si creerà a sinistra un ampio schieramento che drenerà sangue al pidi, impedendogli soluzioni scandalose come l'appoggio a questo governo. A Renzi di questo non importa, non ha niente da perdere, non ha rassegnato dimissioni da Sindaco, male che vada entrerà in uno dei due governi possibili, è equidistante da tutti, un perfetto democristiano in lingua toscana. Rimane più simpatico delle Rosy, considerarlo una novità sembra francamente eccessivo.