sabato 29 settembre 2012

Comunicato Stampa

Risposta accesso atti alla Autorità di Bacino.

La risposta si limita a fornirci il disciplinare con cui si è dato via alla costruzione del punto di prelievo con il regolamento che definisce le modalità di prelievo e la destinazione dell'uso. Dobbiamo pertanto fare ipotesi che dalla formulazione del regolamento e integrazione del 1989 non siano poi stati fatti ulteriori revisioni in quanto non ci è fornito ulteriore materiale; questo nonostante che nel 1999 sia stata emanata una nuova legge nazionale e successive leggi regionali che aggiornano la materie delle acque e impongono la salvaguardia del deflusso minimo vitale dei corsi d'acqua. Dal regolamento del prelievo si nota che non è previsto il rilascio del deflusso minimo vitale. Infatti si autorizza sempre il prelievo almeno della metà del deflusso del fiume nei mesi di Giugno-Luglio-Agosto-Settembre. Non vi sono obblighi di rilascio negli altri mesi.Non sono poi presenti contatori di rilascio, specificatamente previsti delle norme regionali. Qui troviamo le cause del prosciugamento del nostro fiume in corrispondenza del prelievo di Ponte Verucchio: non sono attuate le norme sul deflusso minimo vitale di legge 152/99 in quanto non recepite dal disciplinare. Questa è una grave mancanza nella gestione delle acque. Riteniamo necessaria una rapida verifica delle responsabilità e del mancato recepimento della norma, e ancora una più rapida attuazione del dettato legislativo. Un'altra questione riguarda la destinazione d'uso. Il disciplinare indica l'uso agricolo per l'acqua prelevata. Ci chiediamo che acqua venga utilizzata nei laghetti dei cacciatori visibili dai percorsi storici naturalistici (conosciuti come piste ciclabili) a valle del prelievo e che si presentano sempre ben riforniti. Ci chiediamo se è un uso autorizzato o meno. Le stesse domande le porremo per i campi da golf e per il campo di tiro a volo. Inoltreremo specifica richiesta a riguardo. L'obbiettivo che intendiamo perseguire è la salvaguardia dei nostri fiumi partendo innanzitutto dalla verifica della applicazione delle norme esistenti.

Ivan Innocenti