martedì 18 settembre 2012

Marecchia Non Trasparente

Questa estate le preoccupazioni per il nostro fiume Marecchia hanno interessato molti. Dal convegno di Pennabilli alle recenti dichiarazioni di Loretta Contucci dell'Unione dei comuni della valle del Marecchia. Anche la nostra associazione si è chiesta come mai a mare del punto di prelievo idrico autorizzato di Ponte Verucchio il fiume fosse asciutto per diversi chilometri, così succede ormai da diversi anni, nonostante i prelievi con tutta evidenza continuassero ad essere effettuati. Questo in violazione della legge 152/99 che prevede che sia tutelato e garantito quello che viene definito Deflusso Minimo Vitale dei fiumi. Questo deflusso minimo vitale ha lo scopo di mantenere i corsi d'acqua vitali, proteggere la fauna ittica e l'ambiente fluviale, rifornire le falde di acqua potabile. Questa situazione causa continui interventi della provincia per il salvataggio della fauna superstite nelle pozze e vanifica gli sforzi di ripopolamento ai quali partecipano anche le associazioni di volontariato, la salvaguardia delle delle falde acquifere, la lotta contro l'inaridimento del territorio e dell'ambiente. Per capire le cause di questa situazione e nello specifico della situazione a mare di Ponte Verucchio (uno dei più importanti punti di prelievo idrico di superficie della provincia) abbiamo inoltrato il 4 agosto 2012 richiesta di accesso agli atti agli enti preposti: al Servizi tecnici e autorità di bacino regionale ing. Mauro Vannoni, alla Autorità di Bacino Marecchia-Conca, al Servizio POLITICHE AMBIENTALI della Provincia di Rimini. Si chiedono informazioni sull'ammontare dei prelievi e sull'ammontare dell'acqua rilasciata in base agli obblighi di legge, oltre a richiedere se sono presenti gli strumenti di misurazione previsti. A questa richiesta non è seguita ad oggi alcuna risposta nonostante la legge la imponga entro 30 giorni e che specifiche norme regionali promuovano la partecipazione dei cittadini. Ciò si può interpretare come scarsa trasparenza del proprio operato e disinteresse alle richieste della cittadinanza. Rimangono aperte le domande che ci facciamo e a cui ci è negata la possibilità di avere conoscenza: Gli organi regionali e provinciali fanno il loro dovere applicando le precise e puntuali disposizioni di legge a tutela dell'ambiente e del deflusso minimo vitale? Gestiscono correttamente le risorse idrica a tutele dalla collettività? Perché siamo in continua emergenza idrica che colpisce il nostro territorio per la maggiore parte dell'anno senza distinzioni di stagioni? Perché si preleva dal fiume e non rimane nulla per il deflusso minimo vitale obbligo di legge? Ci cono gli strumenti di misurazione del rilascio delle acque? Perché si getta in mare oltre centomila metri cubi di acqua depurata al giorno che meglio potrebbe essere usata? Per poter accedere ai dati ci vedremo costretti nostro malgrado a rivolgerci al Tribunale Amministrativo Regionale, con aggravio di costi e perdita di tempo. Per vedere salvaguardato l'ambiente ci auguriamo che sia sufficiente rivolgerci agli enti preposti e agli organi amministrativi.
Associazione dnA Rimini Difesa Natura Animali Ambiente www.dnarimini.it