mercoledì 26 settembre 2012

Servizi Parte Seconda

Nella Prima Parte dedicata ai Servizi non avevamo toccato il tema legato alla distribuzione del gas metano. Discorso complicato in campo nazionale, a Rimini è un casino quasi inestricabile. Non si capisce il presente se non partiamo dal passato remoto. Scaduta l'originaria concessione, tutti gli impianti dovevano essere ceduti al Comune, previa una corretta rifusione degli investimenti effettuati. Invece di arrivare ad una conciliazione patrimoniale, si è scelta la strada di un Accordo stile Seminario, attraverso il quale la quasi metà delle reti sono di proprietà della Società del Gas, l'altra metà aumentata di uno 0,50 per renderla maggioritaria, rimaneva in capo al Comune. Non ci vuole molto a capire le ragioni che ci hanno portato a definirlo un affaire seminarile, anche le cifre lo rendono simile, 17 milioni per non comperare un Seminario da chiudere...17 milioni viene stimata la maggioranza della proprietà delle reti riminesi. Non è un numero che a Rimini porta sfiga a tutti. Un'altra parte nebulosa di questo Accordo è la temporalità, rinnovare per venti anni, è una fideiussione gassosa. Le cronache, sempre avare di fatti amministrativi, ci regalano una notizia attesa da tempo, il cerchio si chiude, il motivo scatenante è la merda in mare, per allontanarla dalla costa di qualche metro, contando sul garbino, il Soros Comunale ha pensato di vendere l'unico gioiello di famiglia custodito precariamente nella Holding dei Debiti. Ancora prima di bandire le regolare asta viene indicato il naturale prezzo, il numero 17 esce ancora sulla roulette dei servizi, in un contesto che ci sembra almeno confuso. A lume di naso sembrerebbe più giusto e vantaggioso aspettare la scadenza della concessione che dovrebbe avvenire fra 3/4 anni, ma anche chiarire come sia possibile che una società privata sia proprietaria di una infrastruttura che si trova su aree pubbliche perchè è concessionaria della gestione. Se la prossima gara la vince un'altra azienda (non succederà, scherziamo) per esempio l'Eni, le sei zampe dovrebbero pagare l'affitto alla Sgr e per assurdo il Comune chiedere alla stessa il canone per l'occupazione di terreno pubblico? Stiamo facendo fantaservizio? La cosa più disturbante è che la notizia sia calata nel silenzio assoluto, come fosse una cosa scontata, cosa volete che siano le poche azioni in mano pubblica al cospetto del dramma della merda che galleggia? Cari amici a 5 Stelle, hanno una paura fottuta di Grillo, come Conte lo spiano con le telecamere Sky, Mediaset e Rep, hanno contato e schedato i partecipanti al comizio gustosissimo di Parma, come per Parmalat e Telecom l'analista finanziario Beppe ha visto giusto, l'Euro è come Hera, li abbiamo voluti, ci stanno impoverendo. I dalemiani trasformer in bersaniani, hanno paura che rompa le multiutilities di regime. Il gioco si fa duro, per fortuna il Papa ha convocato Casini come testimonial della santità del matrimonio e Renzi da profondo paraculo toscano di questo non parla. Torniamo al nostro gas metano, la gestione della Sgr è stata corretta, non paragonabile al mostro Hera, ci sono casi da controllare, ad esempio gli allacciamenti vengono fatti pagare ad appartamento, moltiplicando gli utili, si devono pagare rotture fognarie solo perchè fanno riferimento allo scarico casalingo, ecc. Se lanciamo una previsione su chi vincerà l'appassionante gara per l'acquisto del collare di perle di gas e diciamo Sg....fochino, fochino