sabato 29 settembre 2012

Sconosciuti

Da tempo abbiamo scritto che in base ai nostri sondaggi, con cittadini lettori ma troppo spesso disattenti elettori, più del 60% non è stato in grado di indicare il cognome magari con il nome di un assessore. a quelli che dopo sforzi indicibili e qualche compressa di fosforo balbettano un Biag..noi per ritorsione chiediamo di indicarcene uno peggio, si arrendono. non giocano più agli Sconosciuti. Tra le tante ragioni che dimostrano la lontananza dei cittadini dalla politica possiamo a ragione indicare la scelta di questi rappresentanti del sindaco. Non vogliamo infierire od offendere raccontando dove il Giovane abbia indetto le sue personali primarie d'ingaggio, eravamo una Città da bere, in troppi si sono ubriacati. E' naturale che gli amministratori non siano all'altezza del compito, vanno bene se parametrati al Primus, per il resto non avendo sostenuto nessun esame se non la patente nautica od il corso da catechista, siamo andati bene. Nella nostra personalissima bass parade, Brasini merita un cenno particolare, non per la pettinatura molto risparmiosa, ma per avere pronunciato alcuni concetti pieni di semplice buon senso. All'inizio della legislatura prima di delegare a Funelli le incombe sindacali, il Giovane aveva impedito ai delegati di esprimere concetti, idee, proposte che non fossero autorizzate. Insomma solo Lui poteva parlare, è cominciata la tragedia. Lo scranno naturale di un Sindaco non è il Consiglio del Bounty, locale gradibilissimo che però ospita la politica in assenza dei contenitori ufficiali. Non sono le decine di premiazioni, viaggi, inviti, cocktail, cene, pranzi, merende che hanno caratterizzato diciotto mesi spesi male. Si parla e discute nella Sala Ovale piuttosto bruttina, però dotata di microfoni, registratori e di una Segretaria molto attenta, però scelta da Melucci. Da mesi non si registra una delibera, perfino il Notiziario di Casa e Curia, avverte che qualche cosa non quadra, devono copiare elenchi lunghissimi di patacate interroganti inventate per essere citati sull'Odg e sembrare dei consiglieri. Un vuoto  pneumatico, le uniche cose di cui il sindaco ama parlare sono le sue feste, anche perchè all'altro suo cavallo elettorale, il friburghese, non becca più nessuno. Una situazione paradossale se si confronta l'Esecutivo con il Legislativo, ossia il rapporto tra Giunta e Consiglio. Un niente che il sindaco giustifica, con chiunque si trovi a parlare, che il Prima era fatto solo di mattoni. Chi ha ruminato un poco di politica attiva, sa bene che l'impronta dei cinque anni di legislatura si determina nei primi due, se nulla è stato fatto, sono cinque anni che puzzano di saraghina. In momenti di crisi come questi, la città paga un prezzo altissimo, non solo sul piano economico, ma su quello della fiducia nel futuro, ancora più decisivo. Osservate come veniamo trattati, non solo a livello regionale, Cesena e Forli una volta cugini di campagna invidiosi della ricca e godereccia Rimini, fanno gli incontri senza mandare gli avvisi in Cina. Ci lasciano i delinquenti, puttane, spacciatori, con quelli possiamo fare una esclusiva Area Vasta, ci hanno scippato tutto, neanche un Breil taroccato ci lasciano, però abbiamo Tonini. Qualcuno dei giornalisti impegnati a rispondere alle letterine concordate con i sempre più scarsi lettori, si ricorda del Magnifico che con la nostra Expò voleva rompere le reni a Milano ed Amburgo? Melucci vincendo la famosa ritrosia ha parlato, la Tassa di Soggiorno si deve cambiare in quella di Scopo, prima o dopo averla pagata? La Rinaldis in Ermetis dimostra la debolezza di una elezione in accomandita semplice, al primo non ultimo stormir di fronda sparisce come centinaia di esercizi alberghieri. Una parabola discendente appena cominciata, noi abbiamo una visione delle Rimini Future, non scorgiamo bambi, laghetti, piste pedonali, ma tanti che rovistano nella spazzatura..separata.