martedì 18 settembre 2012

Transeunt

Maurizio Melucci è da sempre un dalemiano di ferro, transeunt in bersaniani, un ottimo requisito per andare in regione alla corte di Errani, la terza gamba del tavolo di Gallipoli. Ancora oggi Melucci rappresenta a Rimini il leader indiscusso di questa corrente, rimane al momento ben nascosto in attesa che passi il camper di Matteo e la bufera Gnassi, tattica adottata anche nel momento (12 anni) in cui era in auge Chicchi. Oggi per lui è più facile, non ha rivali ma solo insignificanti seguaci, fare l'assessore regionale è molto diverso dallo stare rintanato nello sgabuzzino di Via Sacconi. Di cosa s'interessi, dai suoi silenzi è difficile intuire, il turismo materia delegata è sparito, il suo mentore se la passa poco bene, al pari di quasi tutti gli allegri presidenti di regione, in attesa di giudizi che quando svoltano a sinistra sono sempre rallentati. Avete saputo più niente di Penati e C.? Non lo manderanno certo a processo a ridosso delle elezioni, si può sempre aprire un conflitto istituzionale. Tornando al nostro Maurizio, lo ripetiamo, l'unico in grado di intendere e di volere e con il quale valeva la pena di litigare, siamo convinti che la sua grande question è rappresentata dal dilemma: chi mandare a Roma? Siamo in odore di giuramento nell'affermare che della Petitti non si fida, anche se è la compagna di uno scudiero come Tonino, bisogna battere la concorrenza interna e quindi l'eventuale l'outsider di turno. Si potrebbe ipotizzare un patto di ferro con uomini veri come Imola o magari qualche ex democristiano come Arlotti, entrambi ottimi per eventuali primarie locali. Sul fronte avverso troverà il solito regista Chicchi, tornato tutor di Gnassi, con il quale potrebbe confluire un'altro ex compagno di... ovvero il Cardinale della Gaiofana Lino Gobbi, che potrebbe essere messo in gioco solo se non si faranno le primarie, è sempre stato un respingente di voti. Rimane poca roba, l'amico Zerbini rappresentante locale della premiata ditta rottamatrice Matteo Renzi, ci è troppo simpatico per esprimere il giudizio che ci frulla. Abbiamo volutamente tralasciato l'accoppiata Astolfi&Biagini, la tratta esibizionistica che hanno trascinato sul litorale per tutta l'estate, ripresi dalle telecamere del grande Bugli, non ha sfamato un turista, ne convinto un bagnino, in una corsa a chi prende più voti verrebbero battuti anche dal Morolli Passabile. Non siamo obiettivi, lo ammettiamo, troppe cose ci separano, il tendone del Circolo Nautico è stata l'ultima p...., tanto a Rimini nessuno indaga su niente.