lunedì 3 febbraio 2014

Io Non Sto Con la Petitti

Io non sto con la Petitti Se c'è una cosa che proprio non si può vedere è quando le persone si abbandonano talmente tanto all'ipocrisia da andare anche contro il loro stesso interesse. L’ho visto fare molte volte, soprattutto quando si tratta di politica, ma l’ultimo e più eclatante caso è proprio di questo fine settimana. Ci si aspetterebbe, all'indomani dello sganassone che Loredana Lupo ha preso dal picchiatore Dambruoso, che sulla pagina di una qualsiasi esponente del sesso femminile, impegnata o meno nella politica, ci fosse una condanna per il vile gesto. Da una esponente politicamente avversa come Emma Petitti si può, per il gioco delle parti, arrivare a tollerare anche il silenzio, ma mai e poi mai l'affermazione che l'insulto maggiore in tutto questo sia stato subito dalla Presidente della Camera. Si perché un uomo grande e grosso che in Parlamento picchia una donna può passare sotto silenzio, ma lo sdegno di Laura Boldrini, sostenuto dalle telecamere riunite, provoca nella parlamentare riminese la volontà di creare la pagina “Io sto con Laura”. Ce l'ho con lo spazio che Petitti vorrebbe creare contro chi offende la Boldrini? NO. Ce l'ho con il fatto che nella stessa pagina non c'è ne l’accenno ne un singolo post per condannare lo schiaffone e questa, a casa mia, si chiama ipocrisia. Ci dovrebbe spiegare l'Onorevole (?) Emma Petitti come intende perorare la causa contro la violenza di genere escludendo il primo schiaffone ad una donna in Parlamento della storia della Democrazia. I record non la fanno indignare? Dico queste cose perché sono di parte? Le dico perché sono stato appena accusato, in quanto frequentatore del Blog di Grillo, di essere un potenziale stupratore? Allora facciamo così… proviamo a considerare che Emma Petitti non sia un'ipocrita, ma che veramente non avverta la differenza del gesto di Dambruoso dal resto. Sapete cosa… così è ancora peggio. Guardate un po' chi è stato mandato in Parlamento a prendere 20mila euro al mese. Che sia malafede o dabbenaggine comunque non importa, perché il risultato è il medesimo. Oggi dire “io sto con Laura” è la stessa cosa che dire “Non sto con Loredana”. Qui non c'era da fare nessuna scelta, c'era solo da condannare la violenza di qualsiasi genere fosse, ma evidentemente le donne del M5S contano di meno di quelle dell’Apparato. Si, sto parlando di discriminazione. P.S. Se lo schiaffone lo avesse preso Emma Petitti su questa pagina avreste letto una condanna senza appello contro il molestatore, ma io, non essendo del PD, può darsi che sia stupido, oltre che potenziale stupratore.
davide cardone@dado cardone