INTERROGAZIONE
RIMINI CAMPUS
PREMESSO CHE
Il Consiglio Comunale di Rimini con atto deliberativo n.116 del 19-12-2013 – su proposta della scrivente ha approvato di:
"1) di convocare tempestivamente un tavolo tecnico tra l'Assessorato "Politiche dell'Educazione e della Famiglia,
Welfare e Protezione sociale, Politiche di Integrazione, Politiche Socio-sanitarie, Politiche Abitative, Città dei Bambini", i
Dirigenti del Comune di Rimini e i Dirigenti Scolastici degli istituti comprensivi e scuole secondarie di primo grado al fine di
proporre - nel rispetto dell'autonomia riconosciuta alle scuole - si un progetto di estensione del tempo scuola in sinergia
tra Ente Locale e Scuola;
2) Di inviare un questionario a tutte le famiglie dei bambini/ragazzi che ad oggi frequentano:
- le classi 5° della scuola primaria (elementare);
- le classi 1° e 2° della scuola secondaria di 1° grado (medie);
- di tutte le scuole del territorio Riminese.
Affinché sia possibile conoscere i bisogni dell'utenza relativamente alla previsione del tempo prolungato nelle scuole
secondarie di 1° grado.
3) di inviare il questionario per il tramite delle scuole, previo accordo in tal senso con le scuole stesse;
4) Che il questionario contenga i seguenti contenuti minimi:
le modalità dell'offerta;
i costi ipotizzabili del servizio;
la specificazione che la copertura del servizio dovrà essere integralmente coperta da tariffa (considerato lo
Stato non trasferisce risorse aggiuntive alle scuole per garantire la copertura dei servizi integrativi pomeridiani),
fatti salvi i costi fissi;
5) di impegnare la Amministrazione a redigere, anche sulla scorta dell’interesse manifestato, uno specifico studio di
fattibilità inteso ad evidenziare più puntualmente costi, benefici e criticità organizzative del progetto, corredato delle
proprie valutazioni finali in merito; tali conclusione dovranno essere rappresentate al Consiglio Comunale"
PRESO ATTO CHE
l'Assessorato ha tempestivamente proceduto in tal senso elaborando un apposito questionario - sulla base delle
indicazioni contenute nel progetto - e tramite le scuole lo ha diffuso alle famiglie.
TENUTO CONTO CHE
Il questionario somministrato ai genitori ha previsto l’intera copertura del costo del servizio a carico dei genitori
al fine di consentire l’attivazione del servizio indipendentemente da appositi stanziamenti
COSTO INDICATIVO GIORNALIERO PARI A (costo indicativo del servizio con copertura integrale dei costi)
1) FASCIA 1 mensa (13.00- 14.30) € 8.00
2) FASCIA 2 mensa + compiti (13.00 - 16.30) € 12.26
3) FASCIA 3 mensa + compiti + attività libere (13.00- 18.00) € 15.26
E che lo stesso questionario ha previsto anche la possibilità di eventuale ed ulteriore aumento per la copertura dei servizi
di Vigilanza, utenze, pulizie;
E che l’Ente potrebbe finanziare parte del costo con conseguente riduzione della tariffa.
VISTI I RISULTATI EMERSI DAI QUESTIONARI SOMMINISTRATI IN 8 ISTITUZIONI SCOLATICHE DAI QUALI EMERGE:
1) QUESTIONARI INVIATI ALLE SCUOLE: 3420
2) QUESTIONARI RESTITUITI DALLE SCUOLE: 1720 ( pari Al 51 % )
Si rileva in proposito una notevole differenza nella restituzione dei questionari: da una percentuale massima del 90%,
(IC di Miramare), a quella minima del 23% dell'IC Centro storico;
3) PARERI ESPRESSI
- 35,4% favorevoli (pari a 608 famiglie)
- 64% non favorevoli (pari a 1.111 famiglie)
4) RAPPORTANDO LA PERCENTUALE DEI PARERI FAVOREVOLI AL TOTALE DELL’UTENZA (3420) EMERGE UN
CAMPIONE DI GENITORI INTERESSATI PARI A 1210 FAMIGLIE
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CONSIDERATO CHE
1) Dalla lettura dei risultati emerge un livello di interesse assolutamente elevato, specie in considerazione del fatto
che il parere favorevole è stato reso nonostante il servizio sia stato proposto con INTEGRALE COPERTURA DEI
COSTI A CARICO DELL’UTENZA;
2) Che non si riscontrano analoghi livelli di richiesta in altri servizi a domanda individuale, ai quali questo deve essere
equiparato;
3) Che è comunque facoltà dell’Ente prevedere appositi stanziamenti, al fine di ridurre il costo della tariffa ovvero
prevedere delle agevolazioni per situazioni di disagio socio economiche; e in tale ipotesi è facilmente prevedibile
che la domanda avrebbe un ulteriore aumento;
4) Che non vi sono condizioni normative ostative all’iniziativa proposta;
5) Che agli organi collegiali delle scuole, nonostante l’autonomia scolastica alle stesse riconosciuta, non è in alcun
modo consentito ex lege lo jus escludendi, vale a dire che i consigli di istituto non possono negare l’utilizzo degli
edifici scolastici al Comune (proprietario degli edifici scolastici in concessione alle scuole), vantando unicamente una
mera priorità nell’utilizzo dei locali stessi.
E di conseguenza in tutte le ipotesi in cui le scuole risultino negli orari pomeridiani NON UTILIZZATE i consigli di
istituto non possono esprimere un mero diniego in ordine a tale richiesta.
RITENUTO ALTRESI’
- Che l’attivazione del Progetto Rimini Campus - tenuto conto dell’elevato livello di richiesta - è suscettibile di incrementare
in modo significativo l’offerta lavoro sul territorio Riminese;
- Che garantirebbe un servizio di certo e dimostrato interesse per ragazzi e famiglie;
- Che il costo del servizio potrebbe essere coperto quasi integralmente dalla tariffa a carico dell’utenza;
CHIEDE AL SINDACO, AL VICESINDACO E ALLA GIUNTA
Di volersi esprimere in relazione:
1) alla volontà della Giunta in ordine all’attivazione del servizio, tenuto conto che:
NEI SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE NON ESISTE (NE MAI E’ ESISTITO) IL CRITERIO DELLA
MAGGIORANZA, (come erroneamente interpretato e riportato dalla stampa), bensì il solo criterio del rilevante
interesse pubblico;
nel caso di specie è garantito il numero minimo per l’attivazione del servizio, pari a n. 15 studenti per ciascun istituto;
2) alla volontà di prevedere nel Bilancio 2014 un apposito fondo per finanziare parte del Progetto Rimini Campus al fine di
ridurre la tariffa ovvero di prevedere fasce di riduzione della stessa per famiglie in condizioni socio economiche disagiate;
Si chiede risposta scritta.
Rimini 8 maggio 2014
Carla Franchini
M5S Rimini