venerdì 27 gennaio 2017

Non è vero niente

Non è vero niente lo so io. Non serve tutto quello di cui parlano, la passerella tipo ponte tibetano che poi alla fine so per-fet-ta-men-te come vanno a finire queste cose: qualcuno casca in acqua e ci lascia le penne come avvenuto sul lago d'Iseo (installazione TEMPORANEA, ricordiamo) per l'opera di Christo che una signora è caduta in acqua: cioè ma stiamo scherzando: spendere 2 miliardi di vecchie lire per un passaggio pedonale "Rive Gauche" quando non c'è ad oggi un passaggio bi-direzionale e ci serviamo ancora di un ponte che occorrerrebbe ormai sostiuire con un ponte moderno che ricolleghi Rimini alla zona ovest datosi che dal ponte dei Mille il primo passaggio è diversi chilometri più a monte ossia la Statale 16 e noi ci andiamo a perdere dietro queste... "cazadeini", scusate la parola, del punto per fotografare la vestigia quando ancora non si passa e ti tocca fare chilometri e chilometri intasando, inquinando, paralizzando un traffico già paralitico, paralizzato e paralizzante come tutti abbiamo visto nell'occasione del Sigep e nessuno che abbia detto "mi assumo la responsabilità 25 giorni di gennaio 25 sforamenti pm10 per dire!!!??? Quindi a mio parere anche queste idee del peraltro ottimo consigliere Renzi passano in secondo piano rispetto alla autentica emergenza di fare un passaggio come c'è sempre stato bidirezionale che sia adatto ai NOSTRI tempi come adatto ai SUOI tempi era il Ponte di Tiberio, ostia! Pertanto, alla luce di queste considerazioni le priorità sono: 1) recuperare le banchine per l'uso per cui furono realizzate; 2) realizzare un passaggio-ponte (dietro davanti sotto sopra Tiberio dove vi pare) che ri-colleghi le due ex sponde del Marecchia; 3) da valutare, spiego. Allora, dopo la guerra voi non vi ricordate beati voi siete giovani ma c'era grande euforia ricostruttiva e furono fatte molte sciocchezze. Una di queste fu il ponte di via Ennio Coletti (Coletti) che antecedentemente non esisteva in quanto se tu fossi voluto andare a San Giuliano e giù giù verso Viserba prendevi o Via Madonna della Scala, oppure via Carlo Zavagli perché quaggiù non c'era un passaggio, mi spiego?? Bon, quando fecero quel ponte (della Resistenza) non pensarono che occorreva fare un ponte "a schiena d'asino", non a livello stradale, purtroppo una cosa banale ma nessuno ci arrivò a capirla. Perché come è ora e da 70 anni in pratica rende il canale inutilizzabile come ricovero per le barche perchè è troppo basso e anche le banchine risultano inutili anche se fossero state fatte con grazia o quantomeno castrate nel 50% del loro utilizzo perché possono passarci soltanto minuscole barchette di carta o poco più. Quindi basta la retorica di questo accidenti di ponte, del Borgo, etc, si pensi all'aspetto funzionale altrimenti noi con gente de coccio che non ci arriva e pensa addirittura a fare un altro casello avremo sempre problemi oppure che si cambi giunta e buonanotte, largo a homines novi come si dice questi non sono all'altezza si vada a votare a giugno con le politiche! 
Amelio Vergone detto Pepp