lunedì 9 gennaio 2017

Un Impegno

Qualche anno fa presi un impegno che, anche per le modalità per cui finì ad essere nominato assessore, mi furono richieste come risultato. Oggi quel fallimento personale, politico, mi è tornato alla mente. Ho talmente ragione nel provare vergogna, sentimento di assoluta impotenza, che lo rilancio perché magari verrà letto da chi ne dovrebbe provare di più forte. A Rimini, un Comune governato da una certa sensibilità da sempre, salvo qualche parentesi, intermittenti come le luci di Natale che van piano piano spegnendosi, non è riuscita a dotarsi nemmeno di un centro a bassa soglia. Certo i soldi per Bibi e ballanti in diretta tv si trovavano sempre, ma quelli per le emergenze di primo impatto potevano attendere. Del resto ci avrebbe pensato il repentino surriscaldamento terrestre per l'effetto serra a mettere la pezza. Poi l'umanità, la pietà va bene solo se porta tornaconto in termini pubblicitari o di visibilità. Ammesso e non concesso che se davvero ci fossimo riusciti la gestione, già come paventato, sarebbe finita ai soliti noti o a quella filiera. Ma qualche compromesso obtorto collo per un tetto lo avrei accettato. Non è che si può avere tutto...e il freddo non aspetta. E il tempo val pure una messa. Ma come e se non attende, non distingue neppure fra illegalità e ingiustizia, tanto che anche azioni illegali possono finire per diventare giuste se finalizzate per dare riparo e tana a chi tana e riparo non ne ha. Al freddo tante pugnette filosofiche non si fanno e non tengono la pipì...il freddo non è né di destra né di sinistra. Quando hai bisogno di un cavallo per non morire non gli guardi i denti. Ecco tutta sta boba per raccontare della fuffa, delle promesse, i sopralluoghi, le attese ...poi realizzate manu militari dai Compagni e ragazzi di Casa Madiba e Don Gallo. Quello che non è riuscito a me e per cui debbo pagare con l'oblio giustamente è riuscito a loro. Dei modi, del come, a me francamente non frega nulla davanti al risultato, alla consapevolezza di sapere che persone altrimenti condannate a notti al ghiaccio hanno un giaciglio. Chi predica da pulpiti laici, chierici o future santità da farsi subito un tetto lo hanno e le parole non gli si ghiacciano in bocca. Delle loro lezioni a me interessa poco, di diritto amministrativo poi dio me ne scampi. Una sola conclusione secca voglio esprimere: G R A Z I E! Grazie a tutti gli uomini e le donne di buona volontà che sono riuscite a farmi vergognare di meno avendo emendato il mio totale fallimento e lenito un po' di quel dolore. 
Roberto Urbinati