Qualche anno fa presi un impegno che, anche per le modalità per cui finì ad essere nominato assessore, mi furono richieste come risultato. Oggi quel fallimento personale, politico, mi è tornato alla mente. Ho talmente ragione nel provare vergogna, sentimento di assoluta impotenza, che lo rilancio perché magari verrà letto da chi ne dovrebbe provare di più forte. A Rimini, un Comune governato da una certa sensibilità da sempre, salvo qualche parentesi, intermittenti come le luci di Natale che van piano piano spegnendosi, non è riuscita a dotarsi nemmeno di un centro a bassa soglia. Certo i soldi per Bibi e ballanti in diretta tv si trovavano sempre, ma quelli per le emergenze di primo impatto potevano attendere. Del resto ci avrebbe pensato il repentino surriscaldamento terrestre per l'effetto serra a mettere la pezza. Poi l'umanità, la pietà va bene solo se porta tornaconto in termini pubblicitari o di visibilità. Ammesso e non concesso che se davvero ci fossimo riusciti la gestione, già come paventato, sarebbe finita ai soliti noti o a quella filiera. Ma qualche compromesso obtorto collo per un tetto lo avrei accettato. Non è che si può avere tutto...e il freddo non aspetta. E il tempo val pure una messa. Ma come e se non attende, non distingue neppure fra illegalità e ingiustizia, tanto che anche azioni illegali possono finire per diventare giuste se finalizzate per dare riparo e tana a chi tana e riparo non ne ha. Al freddo tante pugnette filosofiche non si fanno e non tengono la pipì...il freddo non è né di destra né di sinistra. Quando hai bisogno di un cavallo per non morire non gli guardi i denti. Ecco tutta sta boba per raccontare della fuffa, delle promesse, i sopralluoghi, le attese ...poi realizzate manu militari dai Compagni e ragazzi di Casa Madiba e Don Gallo. Quello che non è riuscito a me e per cui debbo pagare con l'oblio giustamente è riuscito a loro. Dei modi, del come, a me francamente non frega nulla davanti al risultato, alla consapevolezza di sapere che persone altrimenti condannate a notti al ghiaccio hanno un giaciglio. Chi predica da pulpiti laici, chierici o future santità da farsi subito un tetto lo hanno e le parole non gli si ghiacciano in bocca. Delle loro lezioni a me interessa poco, di diritto amministrativo poi dio me ne scampi.
Una sola conclusione secca voglio esprimere: G R A Z I E!
Grazie a tutti gli uomini e le donne di buona volontà che sono riuscite a farmi vergognare di meno avendo emendato il mio totale fallimento e lenito un po' di quel dolore.
Roberto Urbinati