sabato 21 gennaio 2017

Occhio alle Truffe

Occhio alle truffe!, con tutto il rispetto per gloriose e coraggiose categorie professionali come quelle di polizia e carabinieri che rischiano la vita per guadagnarsi un magro stipendio per me siamo fuorissimo strada sotto questo profilo di cui dirò in seguito. Ovunque campagne di sensibilizzazione-anziani su truffatori, quelli che suonano a casa del 90enne "siamo quelli del gas" (che poi... ehm), e lo ripuliscono di argenti, ori, contanti etc. Come accaduto avant'ieri a Bellaria e come accade nel riminese e ovunque tutti i giorni. Approfittarsi degli anziani è abominevole per il mio sentire, i peggio penso siano quelli dell'abbraccio: in pratica fingono di conoscere l'anziano, l'abbracciano e gli sfilano orologio, portafogli etc. Poi quelli delle poste e a tal proposito per dire che non c'è mai nulla di nuovo sotto il sole cito una pellicola ormai di diversi anni addietro, un film italiano comico, in cui gli scippatori prendevano il biglietto numerato all'ufficio postale per il proprio turno di scippo. Ma questa è recente: soprattutto i carabinieri piuttosto che arrestare o tentare di farlo i truffatori confortati dal motto "prevenire è meglio che curare" suppongo, mutuato dalla medicina, distribuiscono vademecum ad uso anziani anti-truffa, vanno nei centri ricreativi della III età, acquistano od ottengono non so spazi sui media; questa cosa per me non va bene. Le forze dell'ordine esistono non per dirti "occhio a non farti derubare!" "occhi davanti e dietro, mi raccomando!", "circospezione!", ma per arrestare chi ruba, o no? In subordine, potrà anche essere fatta un'azione di prevenzione e di "all'erta", ma questa non potrà mai venire prima della repressione del fenomeno. Se così fosse si andrebbe verso il paradosso che le forze dell'ordine si limitano a spiegare alle persone cosa devono fare per non farsi ammazzare, derubare, rapinare etc., o perché questo accada il meno possibile. Noi, almeno io, non voglio che i Carabinieri mi dicano che non devo passeggiare di sera perché rischio che mi arrivi uno venuto qui dall'altro capo del mondo e agitando un coltello mi chiede il portafogli, la catenina, il telefono. Io vorrei, se possibile, che i carabinieri arrestino chi fa queste cose. Come già detto: io non vado a spasso alle 3 di notte al Parco xxv aprile (anche se in passato questo era possibile senza correre rischi di sorta), ma non chiedetemi di girare col portafogli nelle mutande, di rientrare prima delle 10 di sera, di fare con circospezione il tratto dalla pizzeria alla macchina, di mettere doppio allarme a casa, di mettere 2 cani in giardino perché uno non basta, di non aprire agli sconosciuti, di saldare la bici al palo se faccio 2 passi in centro, di mandare la moglie a scuola di autodifesa etc.etc.etc. Ognuno la sua parte! Non dite agli anziani di murarsi in casa per quel poco che resta loro: acciuffate i delinquenti! Utilizzate quelle persone che fanno questi opuscoli per pattugliare e tenere il territorio, la prevenzione la facciano altri soggetti ai quali non servono né divisa né pistola, e tanto meno Accademia, mio parere! 
S.A.
 PS ...] C'è anche un altro aspetto della questione che non ho toccato e che è tuttavia parimenti importante di questi tempi. Le Istituzioni dovrebbero promuovere un clima di Fiducia nel Prossimo e non diffondere paure e allarmismi, anche se questi fossero fondati e fondati non dovrebberlo essere perché il territorio dovrebbe essere sotto controllo, niente angoli bui. Non bisognerebbe instillare nella gente il Sospetto tout court; sospetto che quello che ti suona a casa vuole derubarti, che la persona che incroci e piedi a tarda sera forse è un rapinatore, che quel furgone che è passato 3 volte non convince. Così si alimenta un clima di paura e di sfiducia nel prossimo, mentre al contrario dovremmo diffondere una cultura della fiducia, del sorriso e del "buon giorno" allo sconosciuto che incroci; e alle forze dell'ordine il compito di fare in modo che sia ben posta tale fiducia.