giovedì 26 gennaio 2017

Primarie a Coriano

Ovvero un Vaporetto chiamato Pd. Dall’intervista fatta dalla Voce (18/01/17) a Fabia Tordi si evince che il PD voglia replicare la scellerata operazione Righetti del 2012 negando le primarie. Nel 2012 la Petitti (allora segretaria PD) aveva individuato Daniele Imola, che ha fama di essere un buon organizzatore, quale coordinatore della campagna elettorale di Coriano. Nonostante questa sua caratteristica non è riuscito in un’impresa che aveva però i connotati di essere verticistica ed imposta dal palazzo. I corianesi non hanno gradito e hanno risposto mandando il PD a meditare per un mandato. Oggi il segretario provinciale Magrini per tentare la riconquista di Coriano individua nella consigliera regionale Nadia Rossi la persona adeguata per coordinare, organizzare, individuare il candidato sindaco e indirizzare la campagna elettorale. La domanda che sorge spontanea, nell’interesse del PD, che faccio con tutto il rispetto per la persona individuata, è: dove ha maturato le necessarie caratteristiche di esperienza, di capacità organizzativa, di conoscenza del territorio, delle aspettative dei cittadini ecc, ecc ? Personalmente ho visto la Rossi individuare e sponsorizzare una improbabile candidata (avulsa dal contesto del PD) alle amm.ve di Rimini non riuscendo a farla eleggere. Se qualcuno conosce, viceversa, caratteristiche a me (ma non solo) sconosciute che ne fanno una scelta vincente allora ce le faccia conoscere. Ma non credo. E allora se non vogliamo che si verifichi la seguente proporzione Petitti:Imola = Magrini:Rossi uguale sconfitta quasi certa concediamo le primarie. Altrimenti siamo in presenza di una spiccata vocazione al martirio. Questo modus operandi conferma tutte le critiche che il sottoscritto palesa nei confronti di una segreteria che, ribadisco per l’ennesima volta, non ha antenne sul territorio non capta i segnali che da esso vengono e di conseguenza indirizza in scelte divisive piuttosto che condivise ripetendo gli errori del passato. Quella di Coriano sembra essere l’espletamento pilatesco di una pratica da sbrigare dove se si perde è colpa della Consigliera se, per caso, si vince è merito del PD. Penso però che ci siano tempi e presupposti per fare macchine indietro tutta e ripensare una strategia più consona alle caratteristiche del PD. Righetti ieri e specialmente Gambini oggi si sono dimessi lasciando macerie e poca credibilità nella classe dirigente del PD che va completamente rigenerata. Cosa facciamo replichiamo?
Allòegrini Massimo