martedì 28 novembre 2017

Giulio Cesare

Già che ci sono vorrei dire due parole sull'annosa questione della statua di Giulio Cesare di cui si è occupata la commissione comunale competente ieri con esito "nulla di fatto" in relazione al suo stato (si parla di rattoppi con lo scotch) ma soprattutto alla sua collocazione come si sa avvenuta anni fa dopo che l'originale che si trovava dove ora c'è il monumento ai Tre Martiri era finito dove si trova tuttora, ossia alla Caserma che porta il nome del console che ovviamente, difficilmente, comprensibilmente, lo avrebbe ceduto al tempo considerandolo una specie di bottino di guerra visto che dopo il conflitto non direi assolutamente per "damnatio memoriae" come si legge che era altra cosa e che Cesare mai subì tra l'altro, dopo la guerra fu asportata e ripescata dai militari mi pare nel Marecchia o non so. Ebbene da dire com'è noto che la statua che trovasi all'ingresso della Giulio Cesare è copia bronzea di un originale del II sec. che trovasi a Roma (e che nessuno si sogna di sfrattare). La sorte che ha voluto un destino di oblio per i monumento del dittatore discende, come noto pure, discende dal fatto che fu donata, si dice, a Rimini per volere di Mussolini perché come ben noto il Fascismo si richiamava nei valori alla Roma imperiale (non repubblicana evidentemente) e riproponeva nella simbologia fascista la "romanità": architettura, edifici etc., il fascio littorio poi, su cui sarebbe troppo lungo qui soffermarsi etc. etc. etc.. Faccio notare che detta copia del marmo romano trovasi anche a Cividale del Friuli e che è addirittura simbolo della città e che ivi finì per la stessa via di quella riminese. Per contro, una città come Rimini che ha subito pesantissime conseguenze del fascismo anche se per lo più non ad opera dei nazi-fascisti ma dei "liberatori" che passarono il fronte che allora NON avevano le bombe "intelligenti" e forse chissà anche perché si trovavano nella provincia di Mussolini non si fecero scrupolo come tutti sanno di radere praticamente al suolo Rimini, un trattamento che ebbe forse solo Cassino etc. Su tutta questa cosa statua e annessi, nei suoi mille profili, ci sarebbero tante e tante cose da dire ma ci porterebbe lontano e ci sono studiosi più autorevoli del sottoscritto che potrebbero parlarne con più competenza. Allora io trovo giusto e ragionevole che la Piazza sia stata intitolata ai caduti ad opera del nazi-fascismo e in particolare ai c.d. "martiri" ossia i tre giovanotti appesi per il collo, un fatto che sconvolse la città ancor più dei bombardamenti dal punto di vista della "pietà" per quei tre corpi appesi e lasciati lì giorni etc., una cosa non comune invero fra le tante e tante esecuzioni anche più efferate e molto più gravi come si sa dei nazifascisti. Ma tornando a Cesare per me fu un errore metterlo ove è ora. Perché è come metterlo... nel cesso, mi spiego!? Esempio: se ad una città gli garbasse... diciamo Erode il Grande, ammesso che sia vera la storia della strage etc., se gli fai la statua non la metti in un vicoletto ma la posizioni nel mezzo di una piazza come a Garibaldi non puoi dedicare una viuzza tipo "vicolo Garibaldi..." oppure a Napoleone, Alessandro... Kennedy o Einstein ossia i grandi nomi della storia, arte, scienza, letteratura etc. Quindi un generale come Cesare che ha dato il là alla nascita di un Impero non puoi metterlo spalle al muro come è ora seminascosto, meglio non metterlo affatto allora! Se voi andate a Savignano Mare e fate il ponte sul Rubicone ciclabile c'è un busto di Cesare per via del noto passaggio (fosse o no quello il "Rubicone"...) e nessuno che passi si sogna di sputargli in faccia per i fatto che il fascismo si richiamava ai Romani, cosa che poi evidentemente Giulio Cesare non avrebbe potuto prevedere (!) quindi farebbero bene i francesi eventualmente ad avercela con Cesare ma non noi, francesi che invece oltre ad avere una rue Dante esempio in centro hanno anche una rue Jules César se mi ricordo bene, anche se ovviamente non gli riserverebbero l'onore di una piazza. Quindi mia opinione è che la statua di un uomo (che oggi sarebbe un criminale di guerra ma non si possono usare ovviamente questi metri, quindi un grande condottiero) noto a tutti nel mondo, simbolo del mondo romano ancor più di Augusto o la collochi nel mezzo di una piazza o non la metti affatto perché lì dov'è sarebbe come intitolare un cesso pubblico all'Eroe dei due mondi e valuterei altresì di dedicare al grande generale romano una piazza, un largo, un viale, specie alla luce della fissazione che c'è qui in ordine alla "romanità" di Rimini... che poi c'è anche nel Monopoli che non è gioco-da-tavolo-di-chiara-ispirazione-fascista, semmai "capitalista"! 
S. A. M.