venerdì 10 novembre 2017

Mio parere

Sbarca a Rimini l'iniziativa "L'Avvocato di Strada", "in quota" volontariato o vero sia dicesi: "faccio del bene senza nulla in cambio per bontà d'animo ed empatia per chi soffre"; e sbarca con la benedizione di tutti, inclusa la locale presidente dell'affollato ordine degli avvocati un migliaio e passa solo a Rimini (!). E circa 1000 sono gli avvocati che in totale gratuità prestano la loro opera si suppone a chi non pensa di ricorrere al gratuito patrocinio presente nel nostro ordinamento ex art. 24 Carta Costituzionale per tutti i tipi di processo, ossia tipicamente senzatetto e sventurati l'ultimo stadio diciamo che forse neppure sanno dell'esistenza di questo importante istituto previsto dal nostro ordinamento. Questi 1000 benemeriti accolgono anche volontari remunerati che ivi fanno il servizio civile, non dico nulla ma prender nota. La sede centrale è a Bologna, il presidente è un avvocato consigliere regionale del pd. Io ho fatto una botta di conti sui numeri da loro forniti e risulta che ognuno di questi mille volontari dedica una mezz'ora al mese... (un po' pochino mio parere ma come si dice a caval donato...) e che stimano la loro prestazione a 70 euro/ora per un controvalore erogato gratuitamente ai disperati di circa un paio di milioni. Non dico mica: ci saranno tanti e tanti aspetti positivi, però. Però si evidenzia come noi in Italia ci stiamo attrezzando per il nostro fosco futuro ad allestire sub-servizi fuori dal Welfare annualmente finanziato a vari livelli per chi ne è escluso e sono sempre più: pensate alla... pazzesca iniziativa riminese del "medico a offerta libera". Pertanto una umanità brutta, sporca, cattiva o perché non ha cittadinanza o altre ragioni esclusa da tutto spesso senza casa (come evoca il nome dell'associazione tratto dal notissimo best seller di Grisham), senza speranza, senza un cazzo di niente che non trova voce d'ascolto nel nostro Welfare. Lascio ad altri sempre pronti a vedere "dietro" eventuali illazioni in ordine al perché avvocati si interessino in 1000 in Italia ai disgraziati gratuitamente io prendo per buono lo spirito di aiutare chi è in difficoltà. Ma credo che noi più che attrezzarci per allestire servizi "al vostro buon cuore" per questi che sono sempre più quasi simili agli intoccabili o "dalit" indiani, finiti in strada etc., dovremmo evitare che questi si riducano così e che il volontariato non debba trovare spazio in queste cose che dovrebbero essere di totale competenza del nostro Welfare quindi pur dando a questi mille il credito di essere in buona fede e di fare opera almeno nei risultati meritoria, non mi unisco al coro dei "ma che braaaaavi!". In conclusione affermo: l'iniziativa sarà anche lodevole ma registro che il Paese si sta avvitando piuttosto che pensare a risollevarsi a prepararsi a tempi grami. 

A.M.