giovedì 9 novembre 2017

Notizia del giorno

Notizia del giorno in certi ambienti almeno. Ebbene si dice che l'abito non faccia il monaco e questo è vero e tuttavia se incontro un signore corpulento con tonaca spessa due dita, barba, sandali, crocefisso al collo grande come una mano io penso che egli sia un monaco ossia un frate, anzi: lo stereotipo del frate. Pertanto se sono cattolico incrociandolo gli sorriderò etc. Quindi come conseguenza abbiamo che se Tizio circola vestito da frate, la gente penserà che sia un frate e se Caio circola vestito da vigile del fuoco la gente penserà etc. Tanto è vero che questo fenomeno è utilizzato anche da malintenzionati che si abbigliano in certo modo per sembrare... etc. I fatti: una performer, attrice, dj riminese d'adozione molto nota e molto apprezzata è stata "quasi aggredita" in un bar di Roma perché è entrata in un bagno femminile di un bar, parole sue, "a pisciare". Scambiata per uomo ha rischiato di prenderle da avventori evidentemente poco urbani specie parlando di urbe. La stampa locale e non solo riprende il fatto ma lo stigmatizza. L'attrice in questione si chiama Silvia Calderoni e la compagnia presso cui esercita è stata insignita del Sigismondo d'oro ed è lesbica non penso di rivelare un segreto visto che porta avanti istanze lgbt e questa cosa è nota a tutti. Ma se io circolo a 35 anni, la sua età, "truccata" e agghindata in modo tale che sembro un giovanotto "strano", vagamente effeminato di 25 anni e mi infilo in un bagno da donna che reazione penso di sollevare?? Semmai, al limite se si è ecceduto nella reazione a questa malintesa intrusione saranno i gay a doversene lamentare in quanto la signora lamenta anche di essere stata scambiata per gay oppure no chiedo!? Tutti ricorderanno il caso Luxuria che in parlamento non si sapeva in quale bagno dovesse andare essendo dotata, scusate, di pene ma volendosi recare nel bagno femminile: ne nacque un caso. Questo episodio si inserisce in quadro molto più vasto e complesso che non si può trattare in due righe e su cui sono stati versati fiumi d'inchiostro ma che sostanzialmente riguarda la c.d. "ideologia gender" e la sua penetrazione nella società, che, lo dico en passant ma questione spinosa e seria, sta utilizzando per me il teatro come dimostrato dall'ultimo festival clementino a cui la stessa Calderoni è legata. Non esprimo giudizi di merito sulla questione generale su cui sono molto cauto e pronto diciamo ad ascoltare le istanze di tutti senza pregiudizi e meditare ma questo fatto ha l'aria di propaganda gender e di essere stato creato ad hoc dall'interessata, di caso gonfiato: come ripeto se ti vesti da maschio e ti infili in un bagno da donna OGGI troverai qualcuno che avrà da ridire domani non sappiamo, nessuno ti dice che non puoi donna vestirti da sembrare un uomo ma oggi ti scambiano per uomo perché questo III, IV genere non ha ancora "sfondato" diciamo; mio fratello, chiudo con battuta, da bambino affermava di distinguere maschi dalle femmine... dalle scarpe! In foto Silvia Calderoni. 
M.A.