lunedì 27 novembre 2017

CS M5S Santarcangelo

Reintroduzione "vuoto a rendere" MENO RIFIUTI=PIU’ SALUTE 
Da anni il nostro deputato Stefano Vignaroli, si batte in parlamento per la reintroduzione del ‘Vuoto a Rendere’. Una pratica molto utilizzata in nord Europa, e che fino a qualche decennio fa era in voga anche da noi. Il riutilizzo dei contenitori in vetro infatti è uno dei metodi migliori per ridurre il loro impatto ambientale, in quanto non viene generato rifiuto, e contemporaneamente si utilizza una quantità di energia molto inferiore a quella che sarebbe necessaria per produrre una nuova bottiglia. Oggi finalmente la reintroduzione del Vuoto a Rendere è Legge! Grazie proprio al lavoro del nostro deputato, il Consiglio dei Ministri ha approvato una fase sperimentale di un anno, che speriamo possa portare grossi frutti. Il limite di questa sperimentazione però, è che purtroppo lo stato non fornisce incentivi economici a chi voglia intraprendere questa pratica, ma solamente la possibilità di esporre una grafica alle attività che la scelgono. Nel prossimo Consiglio Comunale, chiederemo alla nostra amministrazione di prevedere uno sgravio sulla Tari, per le attività che aderiranno al progetto. Basterebbe pensare al fatto che la parte di magazzino che le attività dedicheranno allo stoccaggio delle bevande con ‘vuoto a rendere’, sarà un’area che NON produce rifiuti, e concettualmente potrebbe venire ‘esclusa’ dal conteggio delle metrature per il pagamento. In ogni caso, uno sgravio sarebbe secondo noi dovuto, proprio per il fatto che quella attività andrà a produrre un quantitativo di rifiuti molto inferiore rispetto a chi, invece, non utilizza il vuoto a rendere. Il riutilizzo è in assoluto la pratica più sostenibile a livello di impatto ambientale, e secondo noi è fondamentale che venga riconosciuto un controvalore a chi si adopera nell’attuare pratiche che preservano l’ambiente. Non dimentichiamoci che il problema dei rifiuti non riguarda solo ‘gli altri’, il problema dei rifiuti ci riguarda tutti, da molto vicino. A partire dalla discarica ‘G4’ di Ginestreto a Poggio Torriana, passando per il Tetrapack sul Marecchia, per arrivare all’inceneritore di Raibano o alla inchiesta sulle ‘Navi dei veleni’ che ha interessato la discarica di Cà Antonioli a Savignano. Il vuoto a rendere, praticato negli esercizi di somministrazione come i bar ed i ristoranti, non richiede al consumatore finale nessuna fatica o sovrapprezzo, ma ha come grande risultato quello di limitare la produzione di rifiuti ed il consumo di energia. Vorremmo veramente che, per una volta, questa amministrazione a guida PD mettesse la salute dei cittadini, e dell’ambiente che ci circonda, davanti alla propria arroganza da campagna elettorale a cui siamo stati abituati negli ultimi Consigli. Le speranze sono poche, ma chi non molla, non può essere battuto.