venerdì 10 novembre 2017

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E leggete Repubblica. Non potete perdere l'occasione di gustare la fotografia (giornalistica) del Pd. Allo sbando. Come succede in tutte le tragedie arriva l'ironico personaggio. Di solito è il ritorno di un Cincinnato (finto), questa volta bolognese. Nonno Prodi è pronto. Vorrà sentire ancora qualche richiamo al senso di responsabilità che lo ha sempre accompagnato verso le migliori poltrone, italiane, europee e perfino mondiali. E' il Pd oggi. Chi ha sognato, sperato, spinto e scommesso che tanto si arrivava a questo, può gioire. A Zerbini rimane la "sua" Europa. Mi sembra ci stia bene.. a tavola. Leggevo Repubblica quando era un enorme giornale difficile da governare controvento e..incompatibile con l'obbligatoria Unità. Oggi esprime il fallimento di una truffaldina politica di sinistra interpretata da ex (?) democristiani. Ci voleva poco a capire che la goccia che ha fatto traboccare il calice elettorale è caduta con il furbesco accordo per fare arrivare centinaia di migliaia di finti profughi e lucrarci sopra. I giornali, in particolare le due badanti locali, hanno volutamente trascurato uno degli aspetti più inquietanti dello stupro dl gruppo dei figli di profughi. I familiari, uno dei quali (tardivamente) espulso aveva accumulato in Italia una sfilza di reati e condanne che in nessun paese gli avrebbe permesso il rinnovo del soggiorno. In questo clima permissivo e tollerante i figli cosa potevano fare? Che lavoro e con chi (saltuariamente) lo svolgevano i rei confessi? Particolari di un sistema che ha portato il Pd ai minimi storici. Non è finita. Allungheranno fino allo sfinimento la caduta del partito degli sbarchi. Mattarella anche se frutto dell'accordo tra Renzi e Berlusconi, dovrebbe chiudere immediatamente questa legislatura abusiva ed indire le rivoluzionarie elezioni. Ricordo spesso che esiste una sconcertante anomalia in Italia: il primo partito gioca per arrivare secondo. Ha paura della vittoria. Mi spiace che qualche vecchia amica si adonti. Capirà anche lei, spero in fretta. Il rifiuto del candidato premier Di Maio è il segnale che ha prevalso il piccolo cabotaggio rispetto all'onesto scontro politico. Avrebbe potuto fare il torero ed infilzare definitivamente un cotto.. manzo fiorentino.