giovedì 23 novembre 2017

Un Triangolone

Mi hanno raccontato che i concessionari del Triangolone hanno trovato un accordo. Benissimo, dopo la scomparsa delle peccatrici del sesso, è la notizia che tutti sul lungomare attendevano. Spinto però da una perfida curiosità ho cercato inutilmente spiegazioni sui termini dell'atto pacificatore tra i....consorzi. Temo non esista niente, la doverosa domanda era chiedere su cosa avessero litigato, al punto da indurre le due cordate consortili a redigere progetti diversi. Se il nautofono delle notizie da palata ha sbagliato, chiedo scusa, mi limiterò ad osservare le gigantesche slide del nuovo (unitario) progetto sotto le finestre (precarie) del Sindaco. Ricordo a tutti, in particolare alle due badanti poco osservanti, che sono passati più di cinque anni, da quando venne presentato nella sala del palazzo del turismo(?) a Marina Centro, una progettazione, spacciata come definitiva. Da lì a pochi mesi (Murri&Novarese style), si sarebbero accesi i motori delle ruspe. Uso questo inutile richiamo alla pianificazione in quanto la "sostanza" di quel progetto (fotografico) composto da 5/6 tamburelli (fabbricati tondi) annegati in un mare di verde, era evidente facesse acqua da tutte le parti, come le nostre condotte. Il prospetto economico era il grande assente. Bolkestein invece sorvegliava minaccioso. Sfacciata propaganda. Non pensate di giustificare i ritardi con la pugn..del tempo trascorso per l'acquisizione al patrimonio del Comune. Mi limito a tre semplici riflessioni 1) Nulla vietava che nell'attesa  burocratica, si procedesse con la progettazione esecutiva. Quella da consegnare al capo cantiere, con i pozzetti dei sotto servizi. Sarebbe scontata la presenza perfino nel Lungomare di Rimini delle vincolanti regole urbanistiche. Ho letto una serie incomprensibile di miscugli sul chi e cosa pagano i soggetti interessati: contributi ed opere a carico, parcheggi da pantalone marino 2) Cosa significa arrivare all'acquisizione di un'area e nel contempo pagare allo stato (proprietario) un affitto di 570.000 euro annui? Non è bizzarro (perfino) a Rimini? 3) Sarebbe stata cosa diversa se l'area fosse rimasta demaniale. Il Comune era esecutore di quanto previsto nell'atto di concessione. Il canone avrebbe potuto godere di quelle (vantaggiose) modifiche che A Te Faz Arlotti come relatore della nuova Legge demaniale, spacciata come salvabagnini, intende imporre. Sperando che per i contratti pluriennali si ritorni al vecchio buon senso, con il canone annuo in sintonia con la durata del contratto ed investimenti fatti, non solo la temporalità. Per i non addetti ai lavori significa che a parità di superficie se uno fa un capanno l'altro ne fa due, vince il migliore capannista. Non entro nel merito del diverso comportamento nelle varie regioni. Una sintesi di un altro pastrocchio che si costruisce sul nulla. Ci sarebbero decine di cose da rimarcare, pensando che sarebbe il compito di un consiglio comunale, in cui l'assenza dei 5 stelle si fa sentire. Una cosa mi preme, la voglio ribadire: possibile che un intervento di questa natura ed importanza, pur sicuro che, al pari di tutti gli altri, non si farà mai, sia avulso dal resto, vicino o più lontano? Mi può spiegare la nipote del maestro a cosa serve lo spezzone della passeggiata sopraelevata che va (inutilmente) verso il porto? Finisco per dire che qualche (molto) esperto in bandi mi ha fatto notare (sottovoce) che di solito prima si decidono le regole poi si espletano le gare. Anche quelle a due/tre (massimo) concorrenti. Non puoi inserire modifiche a posteriori. Portano inevitabilmente ai mille contenziosi. Eppure i destini delle Colonie, Questura, Campi Sportivi ci dovrebbero insegnare qualcosa.

PS E' vero che il Comune ha "riacquistato" la Colonia Novarese? Ho letto sull'Espresso una incredibile coincidenza. Ve la racconterò.