mercoledì 15 novembre 2017

Moria

Il mare questa volta non ha colpe, la grande distribuzione e gli outlet si, molta. La Confcommercio riminese, in ritardo assordante, denuncia uno dei dati più visibili anche ai riminesi non sindacalizzati. Nella provincia hanno chiuso 600 esercizi in tre anni (prima?). Un dato che sarebbe contestabile nel suo incomprensibile ottimismo, ma per ragioni di spazio e voglia faccio finta di crederci, come all'aumento delle presenze turistiche o del Pil .,.,elettorale. Se avessero detto che il pesante numero riguardava solo Rimini (forse) lo avrei accettato. Mi rivolgo sempre all'unico e migliore giornalista ciclomunito quindi attendibile: quanti negozi chiusi hai visto nel tuo incessante girovagare alla ricerca del Pd.. perduto? Qualcuno dirà che è il mercato, altri (pochi) sostengono che tutta la strategia riminese è volta sempre e solo verso quella parte. Comprano per 14 milioni un pezzo di terreno che ne vale un sesto però poi ci possono fare duecento appartamenti ed un..misero Centro Commerciale di (soli) 4 mila metri. Dimenticavo: tutto nascosto da una..Aquarena. E' rimasta l'unica forza imprenditoriale in forma cooperativa in grado di sfornare grandi numeri. Il suo legame con il partito o i resti, da sempre è un riferimento, non novità. Ai cittadini non rimangono che le schede elettorali per vendicarsi. Non lo hanno capito, solo la metà (scarsa) dei commercianti (chiusi) va a votare..Pizzolante