lunedì 20 novembre 2017

Il Front Wuoter

Un antico detto racconta che i conti si fanno a penna. Si vuole chiudere la porta del lungomare con una "confusione" di parole, sperando che pochi se ne accorgano. Sono consapevole, grazie ad uno dei pochi privilegi della vecchiaia, che nel mondo di Renzi tutto è più complesso e difficile. Sono decuplicati i fattori da considerare, non al punto di ridurre gli elementi fondanti degli inutili orpelli. Atterro subito sull'ennesimo caso, chiamato nel suo insieme Wuoter Front. Invece di partire con gli elementi basilari: obbiettivi, pianificazione, diritto, fattibilità, si è scelta la giornalistica strada della propaganda, piena di disegnini e frasi ad effetto, con la bandiera dell'innovazione alzata sul pennone della palata. Quelli (pochi) che hanno osato timide osservazioni sono stati tacciati e perfino puniti come traditori della patria piddina. Negli anni 90, quando Gnassi parlava (bene) solo della Palestina, solitario come (quasi) sempre, misi il Regime Chicchi nel mirino. L'allora assessore Ferri voleva vendere le aree in fregio al lungomare ai frontisti. Va dato merito al Sindaco di avere scelto una strada diversa ed al momento più difficile per la spinta dei soliti noti. Invece di incassare soldi da riversare allo stato o risolvere i vecchi contenziosi, regolamentò le occupazioni con affitti decenti. La mia opinione, nel tempo rafforzata, era, è che aree in fregio, lungomare e arenile siano un unicum per offrire il migliore prodotto turistico-ambientale possibile. Abbiamo una fortuna demaniale che poche realtà possono esibire, finora parcellizzata nelle sue funzioni. I bagnini sono stati un freno elettorale, devono diventare il volano se vogliono (ancora) fare gli imprenditori di un bene pubblico. L'era Ravaioli è stata, dopo un brevissimo periodo di attivismo, il buio oltre la siepe del.. Grand Hotel. Potrei ricordare: il Parco Spiaggia di Melucci che non uscì mai dai cassetti (strapieni) del Comune, tanto era impresentabile e la brutta storia dell'acquisizione delle aree in fregio per usucapione da parte dei privati, con in testa il famoso hotel Patrizia e la proposta (griffata) di grattacieli e resort, una specie di Aquarena sul mare. Sorvolo sul Piano Ambasz un tentativo per fortuna fallito. I critici allora parlavano di pianificazione, malamente trasportata da realtà messicane dove il grande architetto si era esibito. Nella vicina Gabicce, puoi trovare una testimonianza di questa impostazione. In una diversa realtà, non confrontabile morfologicamente, ha mostrato di essere valida. Si devono usare (sempre) gli strumenti urbanistici, non gli articoli dei giornali, per pianificare. Se la mia premessa fosse il metodo riconosciuto, dovremmo allungare gli stabilimenti balneari del Piano Spiaggia alle retrostanti aree e creare le condizioni per tutti quei servizi, che il 90% dei nostri alberghi non hanno e non possono realizzare per mancanza di spazi. I costi di gestione per la quasi totalità delle strutture rimaste sono insostenibili. Il cretino complottista, dirà che penso solo a bagnini e albergatori, mentre a lui piacerebbe più una (pseudo) pista nel verde dove passeggiare. Piacevole svago che puoi fare sulla battigia. La seconda ipotesi salva migliaia di lavoratori stagionali. Osservati bene i Parchi del Wuoter Front scopri che sono finti, portano la denominazione abusiva. Una seria pianificazione dovrebbe anche occuparsi dei parcheggi degli alberghi, a meno che non si voglia insistere con la politica dei finti naufraghi. In questo caso basta dotarsi del wi-fi. I parcheggi degli alberghi possono trovare collocazione sotto terra a piani sfalsati, in linea con il primo solaio delle strutture. Creando sopra l'effetto duna, con verde e piste ciclabili leggermente migliori di quella esistente. Stanze di circolazione e traffico limitato, impedendo quello di trasferimento. La nipote di Melucci mi risponderà, come ha sempre gentilmente fatto, che dobbiamo solo aspettare il Trc. Eliminando i duecento stalli sulla litoranea, si crea la possibilità di fare un marciapiede di almeno 5/6 metri. Oltre a graziare le esigenze dei tantissimi pedoni, migliori la qualità dell'aria, pericoli, rumori. Su entrambi i lati puoi sbizzarrire la fantasia botanica. Questo sarebbe il compito della politica nel suo insieme, non litigare per una (due) passerelle nel regno di Gnassi. Puoi anche ingaggiare un consulente "torero" ma le esigenze le deve imporre chi governa (?). Solo così può rinascere il nostro turismo. Il vecchio ansima, rimangono poche imprese sul mercato sempre più ristretto ed assistito con eventi e fiere. Non dobbiamo dimenticare il traffico a monte della marina. Avete rotto le pa..con tutte le invenzioni che ruotano su cartelli inneggianti. La circonvallazione va resa fruibile e percorribile in tempi sostenibili. Termino con i "luoghi" d'eccellenza: un centro della città marina sul triangolone, che comprenda maricentro, s.giuliano, moli, giardini fellini e si leghi al centro storico non (solo) al Borgo Andrea. Occorre una pianificazione politica e strutturale. Il Pd così ridotto non è in grado di rappresentare la città. Gnassi è stata l'ultima fortuna assieme alla disperazione e rabbia dei bagnini. Prima di votare (presto) assicuratevi che i nuovi gestori siano davvero in grado di salvare il nostro turismo. Non vedo però una grande voglia di fare, eppure di lavoro ce ne sarebbe. L'uomo solo al comando non è mai stata una soluzione fortunata.

PS Accusare i 5 stelle di essere contigui alla mafia ostiense è come affermare che il Pd non sapeva niente di quello che succedeva nella Città di Mezzo e lo "stalliere" di Berlusconi era un fantino.