venerdì 3 novembre 2017

La Domenica del Pd

Domenica si vota per il "destino" di Renzi, molto più importante di quello dell'isola più grande nel Mediterraneo. Un grande nobile di Lampedusa diceva che occorre cambiare tutto per non cambiare niente. Musumeci invece di Cancelleri? Sarebbe bello sentire i botti se vincesse il pentastellato. Non credo, gli altri sono già d'accordo. Domenica le sorti dell'isola avranno delle dimensioni nazionali, non solo nel centro-sinistra, con le dimissioni richieste subito al bulletto, ma anche nel calderone leggermente più destrorso. Gli equilibri del centrodestra si decidono all’ombra dell’Etna. Silvio Berlusconi, reduce dal lifting meranese, prova a confermarsi il leader della coalizione, mentre Matteo Salvini dovrà dimostrare di aver allargato il suo consenso anche nel meridione. Berlusconi nella sua quarta età politica sta viaggiando nell'isola con le badanti, tentando di respingere l'assalto di Salvini che sta "nazionalizzando" la Lega. In Sicilia si valuterà il peso specifico di ogni alleato del centrodestra. L’ex premier potrà conservare un ruolo di primo piano o dovrà lasciare il passo all’accoppiata Salvini-Meloni? In Sicilia si testeranno le ambizioni governative dei Cinque Stelle, un banco di prova esplosivo. Lì non fanno paura gli ..avvisi. Dopo una discreta frequentazione ho capito le ragioni di Grillo nel rifiutare gli accordi. Però continuare con la pu.....di volere governare da soli, diventa una presa per i fondelli elettorali. Vince l'accertata  difficoltà a reggere ancora il timone con la paura di profonde spaccature su ogni argomento dividente. La Lega rappresenterebbe il partner ideale sempre ci sia (veramente) l'ambizione di governare il Paese. Ci sono state alcune prove tecniche di corteggiamento, subito respinte come immorali. Così la forza politica del M5S diventa inutile se non per cambiare in meglio la vita di qualche decina di fortunati...estratti dal web. Del Pd inutile parlarne.