domenica 5 novembre 2017

Lo Ius soli mortis causa

E` il 4 novembre, come ogni anno mi ritiro laicamente nel ricordo andando fisicamente nei luoghi del martirio di uomini. Per me e` monito affinché Ares venga definitivamente isolato. Quindi nulla a che vedere con la "festa" delle forze armate. Che ci sara` mai da festeggiare?! E allora penso ai ragazzi di ogni ordine, ceto, grado, nati chissà dove che riposano qua. A casa mia qualcuno direbbe e che loro non era. A loro e` attribuito lo Ius soli mortis causa?? Che se ne fanno! A Coriano gli inglesi, sulla super​ strada per sammarino gli indiani, i Sik, alle fontanelle riposano le truppe da montagna greche. Quelle truppe che mio nonno tanto stimava, insieme a tanti nemici a dire il vero con cui alle volte, nei contatti ravvicinati, ha avuto modo di conoscere non solo belligerando, ma anche scambiandosi cordiale e pane, sigarette e vodka ... finendo nuovamente per spararsi un attimo dopo. Perché le guerre le combattono i poveri con qualche esaltato al loro comando. Noi lo dovremmo sapere bene visto che abbiamo studiato la disfatta dell`8 settembre 1943... Quindi io non festeggio alcuna forza armata, ma certamente tutti i caduti, civili e militari, di quelle inutili carneficine di cui il genere umano non riesce incredibilmente fare a meno. Questo il mio punto di vista, essendo cresciuto grazie al cielo in un angolo di mondo in cui solo a tratti e in maniera localizzata la guerra si e` conclamato per diverse ragioni: di interesse economico o religioso. Cosa arrivi prima, sia prodromico, il fattore effettivamente scatenante, collassante, non lo so, mi pare di aver compreso che tutti i popoli o le tribù che non si sottomettono ad un sistema possano essere annientate, cosi` come quelle che non vogliano pregare il dio unico e monoteista di un altro in un certo memento: avidità! Fortunatamente il drappo rosso che da piccolo il "paino", il guaritore dotato di carisma della cultura contadina, mi ha reso apponendomi sulla maglia della salute mi ha fatto esente da tutte queste sovrastrutture davvero ideologiche. Io voglio vivere in pace e per farlo non preparo la guerra, ma la so fare e non mi deve essere insegnata. E` l`unica cosa, diceva sempre mio nonno, che un uomo quando crede di avere ragione impara in fretta.
 P.S. E non era vietnamita 
 P.S.S. Ma la festa era il 4 o il 5? Telefono in Prefettura magari loro lo sanno
 Roberto Urbinati