sabato 25 aprile 2020

Il Turismo degli Esperti

A Rimini siamo tutti "esperti" di turismo, eccetto quelli con cattedra. Il nostro sistema era semplice da avviare, semplicissimo da gestire. Andava di moda il famoso detto "du vot chi vaga". Verissimo. Non avevamo concorrenti. A prezzi superiori, trovavi servizi scadenti. Il pienone era già pasquale, senza ancelle della propaganda. Per oltre 30 anni siamo andati avanti misurando i milioni (veri) di presenze, con il sale dell'Amia. Era sincero. Poi i "vecchi" stanchi e con gruzzoli neri e sostanziosi, hanno lasciato la gestione, provocando un calo di tensione nell'offerta. Fino ad arrivare alla quasi totalità degli esercizi in affitto. Il fenomeno algale aveva inciso lievemente. Questa pandemia, nella versione commerciale, è altra cosa. Ha distrutto quello che rimaneva della nostra immagine. Le strutture sono congegnate per il sovraffollamento. Si ristorano solo a quelle condizioni. Gli alberghetti arrivavano ad ospitare un centinaio di ospiti stipati in camere anguste. Gli anni 90 sono stati quelli della svolta. Abbiamo turlupinato i dati mescolando effimero e casuale con il vero turismo. Le presenze erano caratterizzate dal classico mordi e fuggi. La "destagionalizzione" è stata una folle teoria che ha provocato danni culturali, regalando utili solo a chi era sul mercato: la nobiltà politica del turismo. La Fiera, non parlo del Palas, la più grande stronzata, prima del Metromare, ha spartito l'indotto con i soliti. A proposito, ho letto sul blog ciellino, che la galassia di società, tutte riconducibili all'Ente Fiera, non può essere considerata come "partecipata". L'Agcm la pensa diversamente. Eresia. Il prossimo presidente lo eleggiamo direttamente. Il governo dei consulenti non ha saputo propinare niente al di fuori della prigione domestica. Ecco perchè ci raccomandano di stare in casa che tutto andrà bene. A loro. Dovremo rivolgerci al Tribunale delle Libertà. I miei hanno affittato per anni anche la soffitta dove morivano i topi. Il sistema, senza concorrenti, aveva rallentato la corsa negli ultimi venti anni. Ecco la ragione dei pienoni a comando. La propaganda piddina si è perfezionata, fino a mostrare oggi il massimo della partecipazione. Il Cavaliere è stato l'ultimo acquisto, La Meloni sta assumendo le vesti di leader per caparbietà e costanza sul pezzo. Il turismo sarà il settore più colpito. E' nato spontanemante, senza assumere la rappresentanza politica che meritava. Pensate che siamo ancora governati da Bologna. Lo attesta il Principe riminese, silenzioso ed attorniato da vestali e camerieri, perplessi. Ho sentito parlare di un Recovery Plan, una specie di ospizio finanziario sanificato. La nostra industria è dissimile dalle altre. Un eccesso di unità immobiliari e l'esigenza di spazi per i servizi mancanti. Dobbiamo mettere in moto l'unica peculiarità: la spiaggia. Abbandonate la lotta per mantenerla così com'è, l'avete stravinta, dobbiamo coniugarla con il resto. Chiudete quei ca.. di cantieri nelle periferie che servono per ringraziare qualcuno e permettete, aiutate la realizzazione di spiagge ed alberghi per il futuro. Non il cemento di Mussoni.
PS Nel Piano Strategico non avete le figurine adatte?