domenica 19 aprile 2020

Potere (In)Decisionale

Qualche idea sul turismo estate 2020 per provare a contrastare parole in libertà. Togliamo ai politici il tema altrimenti iniziano a parlare di tavoli di concertazione, più o meno imbandite, gabine di regia come le chiamava Bossi. Le lezioni di specialisti in giacca e cravatta sono appunto “ lezioni”. Siamo consapevoli che il “ modello “ è in crisi da decenni, che l’evento “ mucillagine “ del 1989 non è stato sfruttato, ma fu una crisi “spot “, mentre con questa situazione dovremo convivere. Mi interesso per lavoro (ancora) ed analizzo quali sono le procedure per far partire le attività produttive. E sono competente nel settore della sicurezza in lavori strategici che stanno riprendendo con una serie di controlli e procedure onerose. Occorre procedere in analogia senza necessità di inventare nulla, ma adeguandolo al contesto operativo della Impresa turistica. La partita è nelle mani di chi rischia e grosso,  pertanto degli imprenditori della accoglienza che devono offrire proposte credibili attraverso le associazioni di categoria per una volta svincolate dalla politica. OBBIETTIVI mettere in atto gli strumenti di controllo sul territorio che deve essere presidiato e continuamente bonificato. Cosa deve fare l’Ente Pubblico: Rivedere la normativa di igiene che risale a tempi diversi e comunque non vicini. Per farlo si deve impegnare molto chiamando professionalità adeguate operando in accordo con la Sanità. Imporre un protocollo che fornisca linee guida in particolare per la gestione degli arrivi nelle strutture alberghiere. Si tratta di un snodo fondamentale. Controllo della famiglia o del gruppo in arrivo in hotel, fatta in partenza con certificazione di  "purezza” da virus. Il controllo deve avvenire attraverso analisi sierologica od altro sistema nel frattempo individuato. Non può più accadere che un cliente arrivi inaspettato: oltre alla ricevuta di avere pagato deve presentare l’attestazione sanitaria per tutta la famiglia. Cosa deve fare l’Azienda Sanitaria della Romagna: incrementare presidi sul territorio dove vi sono i flussi dei turisti per controllo documentale e controllo sanitario. Cosa deve fare l’imprenditore: in primis albergatore e ristoratore: Ogni albergatore / ristoratore deve organizzare il controllo all’arrivo che si dovrebbe ridurre nel solo controllo della documentazione sanitaria. Poi intervento sul cliente per sensibilizzare. Prima della partenza dalla residenza deve fare il ceck sanitario; tampone che deve essere semplificato come procedura; test sierologico. Preparare gli alberghi con separazioni fra funzioni e con gestione accessi.  Allungare i tempi di presenza negli spazi comuni per evitare picchi, in particolare le sale ristorante, le aree per bambini. Le presenze che dovranno essere costanti. Ovvero niente mordi e fuggi del week End. Rivedere orari di pranzo e cena. In giro per il mondo ci si siede a tavola a qualunque orario. In sostanza: ribaltare i criteri che valgono da noi da 60 anni. IN SINTESI Necessaria una attivazione comune fra categorie (Alberghi in primis), Comune, Azienda Ospedaliera; Ospedali privati per dare prospettive al Turismo. Quale metodo: un progetto unitario che è necessario mettere a punto che consenta una sorta di mega triage prima degli arrivi alle città della costa: Abbiamo le strutture sanitarie e gli specialisti possono essere assunti almeno per il periodo estivo. I punti di pronto intervento sul lungomare possono divenire strutture intermedie di controllo. Il tocca e fuga dei week End con grandi arrivi dovrà finire; il turismo si deve diluire in tutti i giorni della settimana. Rimane il problema di base: il prodotto offerta alberghiera è in gran parte carente, vi sono belle eccezioni che danno lustro a tutta la riviera. Per molte strutture è il colpo finale ed è li che il Comune deve intervenire sciogliendo tanti nodi normativi che impediscono gli accorpamenti e dando valore ai terreni che si libereranno per demolizioni che appaiono inevitabili. 
 Fabio1949