venerdì 17 aprile 2020

8 Settembre 1943

Una data infausta per la storia. Non vorrei si ripetesse nella morsa fra improvvisazione ed Europa. Si dice che il 4 maggio si riapre ma ancora non c'è uno schema guida. Nulla! A quindici giorni dal D-Day. Ma per la miseria è vero che non vogliamo morire di fame, ma neppure ammalarsi. E quindi una certa disciplina, pianificazione dicevamo noi, te la dovrai pur dare o no? Esempio pratico. Come fa un ristoratore ad aprire se non sa ancora come, quali sono le prescrizioni. Se ho 100 coperti, li si deve ridurre a 40? Si devono mettere protezioni da tavolo a tavolo? Perché da questi dati conseguono spese per investimenti e anche di organizzazione del personale. Scegliere se aprire o darsi piuttosto alla macchia. E la burocrazia??! L'uso di spazi... Ecco alcune domande pragmatiche. Chi va in battaglia può andarci preparato o con le scarpe di cartone come è già capitato. Perché allora se si deve andare allo sbaraglio era meglio esserlo ab origine. Tanto se dobbiamo dissipare i risultati raggiunti per assecondare i ripensamenti tanto valeva non porsi il problema. Ecco ci manca solo che nottetempo qualcuno scappi approfittando della quiete prima della tempesta e lasci solo qualche patriota a difendere Roma dai tedeschi con il Mes che non sparera' a raffica, ma rischia di colpire lo stesso tanti se non tutti. Memento audere semper è il motto d'annunziano di gente che prima di andare in azione era ed è ben addestrato e sa cosa fare. Nulla è lasciato allo speriamo che me la cavo o alla viva il parroco... che magari apre per fare due preghiere. 
P.S. Domani la zia di mia moglie compie 100 anni. Si chiama Pina come quella delle tagliatelle.
Roberto Urbinati