Una data infausta per la storia. Non vorrei si ripetesse nella morsa fra improvvisazione ed Europa. Si dice che il 4 maggio si riapre ma ancora non c'è uno schema guida. Nulla! A quindici giorni dal D-Day. Ma per la miseria è vero che non vogliamo morire di fame, ma neppure ammalarsi. E quindi una certa disciplina, pianificazione dicevamo noi, te la dovrai pur dare o no? Esempio pratico. Come fa un ristoratore ad aprire se non sa ancora come, quali sono le prescrizioni. Se ho 100 coperti, li si deve ridurre a 40? Si devono mettere protezioni da tavolo a tavolo? Perché da questi dati conseguono spese per investimenti e anche di organizzazione del personale. Scegliere se aprire o darsi piuttosto alla macchia. E la burocrazia??! L'uso di spazi... Ecco alcune domande pragmatiche. Chi va in battaglia può andarci preparato o con le scarpe di cartone come è già capitato. Perché allora se si deve andare allo sbaraglio era meglio esserlo ab origine. Tanto se dobbiamo dissipare i risultati raggiunti per assecondare i ripensamenti tanto valeva non porsi il problema. Ecco ci manca solo che nottetempo qualcuno scappi approfittando della quiete prima della tempesta e lasci solo qualche patriota a difendere Roma dai tedeschi con il Mes che non sparera' a raffica, ma rischia di colpire lo stesso tanti se non tutti. Memento audere semper è il motto d'annunziano di gente che prima di andare in azione era ed è ben addestrato e sa cosa fare. Nulla è lasciato allo speriamo che me la cavo o alla viva il parroco... che magari apre per fare due preghiere.
P.S. Domani la zia di mia moglie compie 100 anni. Si chiama Pina come quella delle tagliatelle.
Roberto Urbinati
P.S. Domani la zia di mia moglie compie 100 anni. Si chiama Pina come quella delle tagliatelle.
Roberto Urbinati