giovedì 23 aprile 2020

Facile.It

La mancanza di ordini, l'assenza di strategie, il rimpallo di responsabilità di una classe politica che non riesce a tenere unito il paese, in cui lo spirito di fazione prevale sempre, ricorda ciò che accadde in Italia dopo l'8 Settembre del 1943, quando ci fu chi combatté, chi colse l'opportunità di sfruttare la situazione e chi semplicemente per darsela a gambe. Come nel secondo dopoguerra, ne usciremo da sconfitti, e senza un paracadute. L'Interesse politico che rendeva allora Il piano Marshall un vuoto a perdere, economicamente accettabile per gli Americani, oggi non sembra replicabile. Chi ha interesse in una nostra pronta ed efficace ripresa? La storia, è sempre stata materia trascurata nelle aule, non solo scolastiche, e lo scenario che ci si prospetta sarà più simile a quello della Germania... post Versailles. L’Europeismo è il male di questa unione finta. Egoismi politici, interessi nazionali prevaricanti, incompatibilità delle scelte, incapacità decisionale, deficit comunicativo, disomogeneità legislativa. L’epidemia ha solo tolto il filtro alla mascherina ffp3, e ora che siamo infetti, le conseguenze dell’insipienza politica comunitaria, le paghiamo tutti. Il vuoto lasciato da questo lassismo morale, è visibile, chiaro, cristallino; ciò che percepiamo, pensiamo o ci millantano come aiuti, solidarietà unionista, non è altro che la tardiva presa d'atto, le conseguenze di accordi sempre al ribasso. Quelli che ancora ci credono sono i portatori sani, gli asintomatici che in questi venti anni hanno gestito il banco dei pegni (cit.) a danno dei singoli membri. Nel passaggio mediatico/governativo da marionetta di Geppetto Casaleggio, a paladino anti-fake più amato dalle Italiane, Conte the second nello sforzo, novello Cadorna, di nascondere i gravi errori di questa Caporetto Covid, affrontata senza un piano economico e sanitario. Si è garantito la continuità in regime di proroga Quirinalizia, grazie alla perpetua ricerca di “tecnici”, cui attribuire le incombenze e le colpe della strategia risolutiva di questa guerra, quel "tutti a casa", sani e malati, che sarebbe tanto piaciuta a Don Abbondio. Circondato, quasi in soggezione, da esperti e da inutili "diversamente politici" paravento della sua inadeguatezza decisionale, la classe dirigente PD che doveva recitare il ruolo di quelli "bravi e capaci" ha scoperto tardi che il copione mandato a memoria non è quello messo in scena. Gli stellati? Servi muti, deputati al copia-incolla; "Forza virus lombardo" con digressione MES i preferiti. L'alternativa leghista invece si sta lentamente deteriorando nell’affannosa selezione di capi e capetti, all'interno del suo privè sprovvisto di porte e finestre sulla vita reale. Per “decreto politico-religioso-imprenditoriale" (cit.) i vecchietti da ricovero Emiliani muoiono ordinatamente, in silenzio. Spiagge, TRC, mascherine, non sono argomenti trattabili. Il rosso ha tante sfumature, ma se rispetti le regole, puoi entrare vescovi e uscire petitti, basta seguire le disposizioni e non disturbare il manovratore (non siamo mica l’opposizione). Avevano promesso un bazooka di aiuti, un volume di fuoco tale, da ustionare gli Italiani con una pioggia di euro e lapilli. Un prestito, e neanche a condizioni vantaggiose, è tutto quello che ci hanno proposto. E ci hanno dovuto anche pensare...gli esperti. Chi l'avrebbe detto che "Facile punto it" sarebbe stato la soluzione. Cadere non è volare. È tardi.
 Il Santo