mercoledì 29 aprile 2020

A Muso Duro

Abbiamo ascoltato di tutto in questi mesi di prigionia senza colpe elettorali. Il covid è stato lo specchio della politica, ha messo a nudo debolezze strutturali e congenite divisioni geografiche. Un'insieme di regioni distanti tra loro da secoli che il governo ha accentuato. Il federalismo da clausura. Hanno provato la fusione con canzoni dai balconi, la bandiera sventolata contro il nemico interno non quello importato e gli innocenti striscioni con la certezza che sarebbe andato tutto bene. Dopo l'ultima apparizione di un avvocatuccio privo del mandato popolare, sono spariti. Abbiamo sopportato mille cretinerie diffuse dall'esercito della salvezza giallorossa. Hanno raschiato il fondo del barile in un settore sanitario semisconosciuto. Bastava un semplice titolo per essere ospitati almeno dalla D'Urso. I baroni degli atenei di marca  piddina (tutti) erano venerati. Quelli lombardi gli untori. Troppo lungo il preambolo? Lo ha fatto Conte senza che nessuno potesse dire niente, per non dire niente. Arrivo (delusione) su Corsini, assessore regionale al turismo che non c'è più. E' riuscito a fare incazzare anche la docile Rinaldis e costretto Gnassi ad un intervento a muso duro come Pierangelo. Subito ripreso dal blog curiale, piddino ma sempre fortemente gnassiano. Ha affermato, su consiglio di un esperto, rimasto fuori dalla porta, che in caso di contagio l'albergatore non avrà responsabilità e gli ospiti non andranno in quarantena in un altro albergo, se le misure di sicurezza sono state rispettate. Sono curioso di chiedergli chi lo ha consigliato? Speranza?  E' noto che le regioni non hanno competenza nel settore, dubito che anche il governo possa legiferare in materia. Facile che si finisca nel solito processo..veloce. Lo immaginate un focolaio di ferragosto? Chi può stabilire le ragioni del contagio? Solo l'App Immuni ma gratuita. Come fanno a guadagnarci? Non mi addentro nella ricostruzione dello scenario. Troppi colpevoli, saranno più quelli che saltano questo giro..turistico. Ho sempre pensato che l'assessore al turismo regionale dovesse essere riminese inteso in senso provinciale. Melucci ci ha provato. Non era amico dei bagnini. Difetto grave. Caldari sarebbe l'ideale. E' anche un triatleta.