sabato 23 maggio 2020

Apro o Non??

La fase 2 è entrata nel vivo, riaprono bar, parrucchieri, negozi e lentamente anche molti ristoranti, solo i bagnini sono renitenti alla chiamata di Bonaccini. Gli alberghi? Possiamo credere alla previsione della Rinaldis, specchietto di Gnassi, come fanno tutti i giornali? A Rimini tra il 20 ed il 30% non aprirà. Lei è convinta però che sia solo il 20. Occorre mettersi d'accordo su cosa significhi aprire. Non polemizzo subito. A Riccione, i soliti sboroni, hanno fatto una indagine (vera) a cui hanno risposto quasi tutti i soci di Federalberghi. Strano che in quella località, ancora ridente e vogliosa di aperture, negate dal nuovo padrone del Pd, siano più gli albergi chiusi. Misteri dell'informazione alla riminese. Niente polemiche, il mercato dirà chi mente a 20 euro a stanza. Le spiagge? Il via è stato rifiutato dai bagnini riminesi. Bisoignerà attendere la prossima settimana per sperare di vedere il miracolo di qualche ombrellone aperto, con lettino, ad attendere i bagnanti per la tintarella. I lavori di manutenzione sono ancora volutamente indietro. La categoria più fortunata parte però con 5 milioni di incasso a fondo perduto. Un bel voucher!! Mentre i bagnini lentamente infileranno gli ombrelloni più distanziati di prima, (ragione della protesta?) dopo le (sempre) vittoriose lamentele contro gli esperti del ca,,Gli alberghi a Viserba sono chiusi, alcuni verranno dotati di antenne 5g. Nemmeno le pulizie vengono fatte come una volta. Verranno organizzate gite di gruppo dall'interno della provincia con voucher detraibili dalle imposte. Una genialata di Franceschini, noto esperto turistico ferrarese. Difficile che gli amici del debito, tedeschi, francesi ed orange, ci portino le briciole del Recovery a ferragosto. Stavo per togliere la vecchia amicizia a Zerbini, dopo avere letto un suo commento sulla Legge 300, lo Statuto dei Lavoratori. Una bibbia nel deserto italiano dei diritti e doveri anche per Italia Viva dell'art 18. Torno ai nostri alberghi chiusi. La propaganda ha cambiato spartito, sono passati dagli ingenui (?) striscioni auguranti che tutto andrà bene, al realismo cinematografco del speriamo che me la cavo. Usciremo ma diversi. Chi si muove meglio e prima ha più possibilità di proseguire. Le conclusioni le tireremo in autunno nelle piazze, organizzando la conta di maggio per Rimini. Nel frattempo avete tutto il tempo per finire i lungomari e tuboni da bolletta e togliere le reti dei preservativi, ricordatevi di mettere una panchina di fronte alla via Palotta. Ogni tanto la mia vecchia gamba richiede riposo. Ci vuole una amministrazione diversa, non legata ai fallimentari accordi da maggioranza rubata. I prossimi anni saranno decisivi per cambiare la strategia turistica, mettendo al centro l'unico bene che abbiamo: la spiaggia. Nessuno si ribella al niet dei vecchi padroni della sabbia? Cosa significa non volere una novità come il delivery? Un confort per gli occupanti i pochi ombrelloni. Siete solo concessionari, riconfermati per colpa di un virus. I padroni della spiaggia sono i cittadini. Rivoluzionare la citta in mano a funzionari o pensionati di partito. Consegnarla a chi nella vita ha fatto qualche cosa di diverso e migliore.  
PS Dispiace per Gnassi, in una maggioranza diversa, sarebbe migliore di Bonaccini.