lunedì 18 maggio 2020

Il Rituale della Spiaggia

La cosa più idiota che ha fatto la Regione padre padrona del nostro uscite/state a casa è stata impedire ai bagnini di allestire le spiagge. Un'attività che non ha costi alti e che si sarebbe potuta fare nei tempi soliti ed infatti inizialmente lo consentì poi Qualcuno preso da smania de comannà che si dice sia meglio di... ha inspiegabilmente impedito. Rammento di aver parlato con un bagnino primi aprile, stavano preparando, avevano iniziato dopo un'iniziale inibizione ma poi è avvenuto un nuovo stop e solo da poco hanno iniziato nuovamente. Ma è tardi: se anche il virus se ne andrà come io credo fra le norme assurde imposte e il fatto che la spiaggia sia piuttosto incasinata alle soglie di giugno quando altri anni era già pronta a maggio rende molto risicate le speranze di una stagione che valga la pena anche se si sa che grossi ricavi i bagni li fanno nel periodo centralissimo agosto. Quello che andava in scena dal Dopoguerra è stato interrotto. Un rituale, la stagione, la preparazione del bagno per l'inverno con un lavoro di oltre un mese che inizia pian piano già dopo Ferragosto ed infatti quando vedo un bagnino che porta i lettini dalla spiaggia al ricovero invernale con Apecar o cosa mi prende la malinconia dell'estate che finisce: un segnale. Che poi continua, si smontano le fontanelle, si asportano le pedane... si allestisce il bagno per i rigori invernali. Qualcosa che ha a che fare con i cicli dei lavori agricoli perché poi verso la fine di marzo il bagnino comincia a gironzolare attorno alla zona, due colpi di martello, una mano di bianco, in un crescendo che si conclude prima di Pasqua con il bagno allestito e che segue un processo con azioni rigorosamente propedutiche: prima di mettere gli ombrelloni devi mettere i pali, prima dei pali devi fare i buchi, prima di fare i buchi devi mettere un reticolo di fili, prima devi misurare a cm le distanze (non parlo per esperienza diretta ma per averlo visto fare una miriade di volte)... etc. Tutti seguono la stessa tempistica pressapoco, un giorno più avanti, uno più indietro ma è un lavoro sincrono, uguale, perfettamente uguale ogni anno da decenni salvo 2020. Questa spiaggia che si sta allestendo è diversa. Si vede immediatamente che è stata fatta in tempi stretti e con poca convinzione sulle prospettive. Se il virus dovesse sparire io chiederei i danni perché davvero non c'era ragione di vietare ai bagnini di lavorare all'aperto, una decisione assurda ed inspiegabile. 
M.A