domenica 3 maggio 2020

Il Cavaliere Pallido

Ho rubato il titolo ad un film (bello) diretto ed interpretato da Clint Eastwood, l'unico (grande) attore che ha il coraggio di definirsi repubblicano. Da noi sono tutti ..Benigni. L'omonimo Cavaliere che, da 30 anni, ingroppa la politica nostrana e non solo, senza guardare nazionalità e paternità, è fuggito all'estero, forse per paura della sanita lombarda. Dal pulpito del suo scandaloso esilio, ha tuonato e regalato spudoratamente voti e consigli europei, peggiori di quelli, in buona fede, di Zerbini. Di solito, a pranzo, guardo una delle sue reti, La scelta del danno minore, rispetto alle markette pubbliche che vengono rilasciate a tutti i governi in vigore. La Rai lo fa professionalmente da 65 anni. L'unico concetto democratico che dovrebbe unire la politica sarebbe l'ìmpossibilità per un padrone della comunicazione di usarla per i suoi interessi. Argomento che è stato uno dei cavalli di battaglia dei partiti che vengono aiutati, senza secondi fini, dall'esiliato di lusso. Repubblica e Fatto, oggi riuniti nel caldo abbraccio a Giuseppi, hanno incassato fortune editoriali pubblicando, prima degli avvisati, le garanzie giudiziarie. Quanti partiti e movimenti sono andati all'assalto di Fort Fininvest ed oggi fanno la fila per farsi intervistare dalla D'Urso? Insomma i telegiornali del Banana sono più contiani di Casalino. Mi hanno messo a dieta dopo il mio (brutto) incidente domestico. Patate e fagiolini non sono la mistura ideale per ascoltare un'altra forza venduta. Bastavano i grillini. Andate a fanculo.