giovedì 28 maggio 2020

Grande Enfasi

Come riporta con grande enfasi la stampa locale il Sindaco ha accolto alcuni giornalisti tedeschi per illustrare le proposte di questa estate all'insegna del Covid da parte di Rimini. Come da prassi l'immagine diffusa lo ritrae sia davanti alla residenza comunale sia... nel borgo San Giuliano e vabbé peccato veniale. Tutto bene, non si può che essere contenti se i tedeschi tornano se la stagione in qualche modo parzialmente si salva anche se da parte mia almeno c'è parecchio scetticismo per le tante norme assurde e ciò che si è letto e scritto in materia... vedo tanti esercizi chiusi, eccetera eccetera eccetera. Gnassi ha fatto il solito giro con i soliti cavalli di battaglia classici ossia tentare di "vendere" la Rimini città d'arte. E io più volte ho scritto sulla questione e ripeto che la peculiarità di Rimini è quella di essere stata pioniere del turismo balneare, di avere un nome in questo settore, di avere avuto periodi d'oro già nell'800, primi secolo scorso, poi nei 50's, nei 70's e mai nessuno si sarebbe sognato di andare a caccia di artistico-turisti che come sanno anche i bimbi vanno in primis a Roma-Venezia-Firenze- Verona; in secundis a Napoli, Pisa, Siena...; e solo dopo al limite vanno a Rimini in veste di città d'arte ma dopo-dopo! A parte poi che quelli extra europei che vengono in Europa fanno Roma-Parigi-Londra e pochissimo altro... Atene, Venezia, Loira... come tutti sanno. Ma da parte di tutti direi a Rimini destra sinistra sinistra centro c'è convergenza di far diventare Rimini città d'arte ossia un posto diciamo come può essere... Orvieto toh, dove scolaresche o gite parrocchiali di pensionati permangono un giorno colazione al sacco. Come avere in garage una Ferrari e mostrare la vecchia pandina: un errore concettuale madornale in cui tutti incorrono. Il turismo d'arte è turismo di spicci, il turismo balneare, congressuale, fieristico è turismo di quattrini, pernottamenti, grandi numeri. Il turismo d'arte potrà affiancare il turismo balneare ma mai essere sostitutivo o venire prima della città balneare che è l'unica peculiarità in cui Rimini ha avuto un riscatto praticamente la sua III volta di celebrità essendo stata quasi sempre città piuttosto marginale e povera dopo la Colonia romana di diritto latino e dopo il Principato di Sigismondo, fra questi tre periodi storici il buio, l'anonimato, la povertà dilagante come testimonia poi l'Inchiesta Iacini. Allora tornando all'analogia automobilistica se hai una Ferrari perché devi noleggiare la vecchia Panda!?? Benissimo guardare anche ad altri orizzonti emergenti, entroterra, cultura, Fellini, Arte ma la caratteristica di Rimini è "stazione balneare sull'Adriatico" le prime parole che trovate su qualsiasi enciclopedia e il motivo per cui è nota all'estero se è nota per chi è nota. Tralasciando le élite che sanno per carità di Matteo de' Pasti, della Rocca del Brunelleschi, l'Arco di Augusto del Brunelleschi, il Ponte di Ottaviano Augusto detto "di Tiberio" del brunelleschi, Fellini, il medico dal nome di fantasia Eutiche e la sua Taberna Medica queste cose le hanno tante e tante città, tutta l'Italia è così e ci sono opere monumentali artistiche straordinarie dove ti giri da Pompei a Firenze al Mezzogiorno etc. ma dico basta girare la testa a sud e trovi Fano e a nord e trovi la ex capitale imperiale Ravenna, per dire! Avevamo l'Oro della Moscova che dopo un primo innamoramento e uno stop stava tornando grazie all'aeroporto, Oro al quale scusate fregava davvero poco con rispetto parlando della Cappella dei Pianeti del Tempio etc., è arrivata questa grana del virus che speriamo se ne vada, allora si cerchi di proporre Rimini nella sua natura attuale ossia turistico-balneare, pur con tanti problemi noti e notissimi ed oggi anche un futuro incerto, e in subordine fieristica e congressuale, nonché con un entroterra notevole ma di nicchia mai di massa, come città d'arte non disprezzabile ma secondaria rispetto a Oceano Mare!
 In foto vedesi Gnassi in scatto mio purtroppo venuto male e me ne scuso mentre si intrattiene coi giornalisti tedeschi giorni addietro.
 Alex Zobeta