mercoledì 27 maggio 2020

Il Capitale

La propaganda è stata certificata dalle intercettazioni di una stampa democratica, solo piddina. I social riempiono il vuoto regalando anche spazi di verità. Ho letto, non sorpreso che il nostro fenomeno in scadenza, sta seminando nell'ultimo miglio del suo lunghissimo regno, dubbi (felliniani) nei cittadini riminesi. La tristezza alle volte va via con il voto, L'illusione politico-amministrativa creata da Gnassi ha provocato una pericolosa tendenza alle semplificazioni. Ha regnato con manciate di slogan accattivanti, gettate dalle finestre e beccate dai piccioni dell'informazione. Saranno in grado i sudditi disperati di formare un governo all'altezza dei problemi? La domanda è dirimente. Ci sarebbero, come sempre, forze e qualità necessarie, occorre cambiare la selezione dell'offerta. Si parte dal basso. Interpreti della nuova era saranno coloro che hanno innovato, ristrutturato, investito, creato, nonostante un regime soffocante. Non puoi gettare Rinaldis, Ermeti, Carasso e compagnia dei ciellini d'accompagno e lasciare il vuoto turistico. Vale anche per gli ex signori della sabbia. Vuoi farti rappresentare dal Bagno Mussoni o guardare il tuo invidiato lavoro rivolto ad un futuro diverso? Non dovete chiedere protezione alla politica, disegnate il vostro destino, senza usare il bocca a bocca. Vale per tutti. La Rimini che Rinasce. E' in grado la politica di ribaltare un concetto ormai dato come vincente? No. Vale per i padroni quanto per i volonterosi, felicemente perdenti. Tralascio l'abbondante popolo del mezzo. Un manipolo di simil renziani o grillini disposti a tutto per raccogliere briciole od incarichi. Maestri del trasformismo. Questo è il tragitto della rivoluzione che ci aspetta. Tutte le novità arrivano dal basso, un popolo dimenticato, sfinito, immiserito, fallito, deriso con decreti, da un esercito di esperti scelti dal governo incapace di decidere. Ci aspetta il peggiore autunno della storia, almeno toglieteci Giuseppi dalle palle. Le sorti della città devono prevalere sui giochini, interessi personali, facili consensi, uno scenario usato in ogni tornata elettorale. Mi rivolgo al Pd: pensate di candidare il/la rappresentante del vostro passato pensando di usarlo per il futuro da costruire? I garantiti oltre ogni ragionevole decenza contro il resto del resto della città? Questo lo spartito che volete consegnare al Carlino? Userete ancora un condimento marinaro importato da Bologna, con le guardie civiche? Avete garantito le vostre poltrone oltre il settimo grado di parentela. I nomi e purtroppo i cognomi che girano sono sempre quelli, con le ancelle di genere e quota che ruotano vezzose (?). Avete portato al fallimento città ed infrastrutture. Quanto potranno durare Trc e Teatro? Il Palas vi ha insegnato la procedura. Non soddisfatti, bramate nel ripetere una stronzata come il MetroSanti per ragioni che dovrebbero allarmare i colleghi di Palamara. Da anni, tutti i giorni, ripeto una stancante omelia. Chiedo di partire da un programma con riferimento alla catastrofe economica che colpirà Rimini, più delle altre città. Capitale dell'effimero e delle stronzate da lungomare, pienoni inventati a comando e sovraffollamento. Tutte definizioni che stridono con la folle clausura imposta per impedire il virus del voto. I disastrosi numeri economici, sveleranno la triste realtà. Sanno solo chiudere, chi apre è un sospettato. Quello che sta accadendo nel turismo, il settore più esposto e delicato. Prima della partita valenciana o dei virus scappati da Wuham ma arrivati direttamente in Lombardia, senza che nessuno (?) sapesse, il settore trainante era già in grosse difficoltà, gocavano con i numeri come fossero infetti. Nessuno ci faceva caso. Eravamo arrivati a prezzi concorrenziali per i finti profughi, noi vecchi abbiamo capito che i soggetti deboli muoiono prima degli altri. L'alternativa turistica era farlo festeggiando. Se aiuti il pienone già scritto, vendi una stanza a prezzi stracciati. Serve per respirare al momento ma il virus ha spento la possibilità di morire più lentamente. Sarà una bella sfida per la vita. Vuoi continuare a credere alle illusioni per una notte od innovare portando la cena sulla brandina, fino alle 22. Le domande inevase sono pesanti. Cosa facciamo con il capitale immobiliare a debito?
PS Questa volta non vince Gnassi.