sabato 2 maggio 2020

La Spiaggia di Franceschini

Avevo dimenticato l'articolo, causa anche di un brutto incidente domestico. Mentre pulivo un tendalino della mia vecchia barca, sperando di andare a pescare con il Dpcm delle sardine, sono scivolato, quasi inginocchiato. Ho lesionato (?) i legamenti e menisco della gamba destra. Stampelle e ghiaccio per il momento. Avrò più tempo per scrivere quello che sta accadendo da noi&paraggi. La divisione politica è diventata geografica, con l'unica incertezza sulla collocazione (reale) di Bonaccini. L'ultima uscita penso sia stata costretta, roba da Santi. La nostra regione ha fisionomia e fatturato nordista. Anche i desideri sono quelli dei contestatori di Giuseppi ed i 300..esperti. Gnassi la butta sempre su Fellini. E' rimasta questa cartuccia a salve. Arrivo a Franceschini, una volta considerato poco più di una comparsa, nel partito già zeppo della democristianeria più furba. Sembra uno dei candidati, senza avvallo elettorale, alla sostituzione dell'indeciso seriale. Giuseppi e la sua banda, non suonano, emettono decreti. Per uno come Franceschini che ama l'Europa, quasi come Zerbini, affermare di volere ribaltare la Direttiva Bolkestein che regola i beni ed i servizi di 20 paesi, è una invasione nel campo Sensoli. Decine le sentenze di ogni ordine e grado che la sostengono, come unico mezzo per consegnare un bene pubblico ai privati. Questo vale anche per una città che mette il tubone da 200 milioni in bolletta, con simpatia. Ci sono quelli che prendono a calci il cane però dicono di volergli bene. Non capisco perchè la norma voluta da Salvini, necessiti di una seconda che recita lo stesso copione. I maligni pensano che con questa operazione dimostrano che i regali ai signori della sabbia in maggioranza, vengono solo dal Pd. La dependance grillina è sempre più vocata ad una fusione fredda. Un'altra pennellata di ridicolo, dopo la rinnovata chiusura della spiaggia. Continuate così i sondaggi vi danno ragione.